Niente più pelle di canguro per le scarpe da calcio di Nike (ma non basta)

Nike, come altri grandi colossi dell'abbigliamento sportivo, ha deciso di non adoperare più pelle di canguro per le sue calzature da calcio. Gli animalisti e le associazioni che si battono per la tutela dei canguri plaudono la scelta, ma c'è ancora molto da fare per questi marsupiali

Grandi notizie giungono dal mondo dell’abbigliamento sportivo. Il colosso Nike ha recentemente reso noto di non utilizzare più pelle di canguro per la produzione delle sue scarpe da calcio entro la fine del 2023. Per i suoi modelli di punta la ditta si è sempre orientata su questo materiale molto controverso.

Un esempio sono le Nike Premier 3 SG-PRO Anti-Clog Traction o le Nike Tiempo Legend 9 Elite FG, la cui tomaia è realizzata con la pelle dell’iconico marsupiale australiano. Adesso però le cose stanno cambiando. Una decisione che enti e attivisti per i diritti degli animali attendevano da tempo e che hanno celebrato come una grande vittoria per i canguri.

Alla multinazionale Nike si è aggiunta anche la Puma, la quale ha annunciato di eliminare del tutto la pelle di canguro dalle sue iconiche Puma King. La K-Leather sarà sostituita dalla tecnologia K-Better, completamente non di origine animale.

L’associazione Kangaroos Alive ha ringraziato sentitamente tutti coloro che hanno documentato questo business di cui non si parla molto, coloro che sono scesi in piazza a manifestare, hanno distribuito volantini, scritto lettere alle autorità e firmato petizioni.

Insieme stiamo cambiando quelli che sono degli atteggiamenti culturali fuorvianti e crudeli nei confronti dei canguri. Gioiamo per questa vittoria perché per i canguri c’è ancora molto da fare, ha scritto Kangaroos Alive.

Si tratta infatti un passo avanti anche se non basta. Sono migliaia i canguri che ogni anno vengono uccisi brutalmente per le loro pelli e la loro carne. Più di 45 milioni se si considera il periodo di tempo 2000 – 2016.

Mutilati e torturati, i marsupiali muoiono spesso lentamente, tra atroci sofferenze. Anche quelli “allevati in maniera sostenibile” fanno la stessa dolorosa fine. (Leggi anche: Dietro la strage silenziosa dei canguri c’è anche l’Italia: sotto accusa le scarpe Lotto (e non solo))

Per porre a fine a tutto questo è necessario far sentire la propria voce mettendo pressione alle istituzioni europee attraverso petizioni affinché vietino l’importazione di prodotti a base di canguro nei territori comunitari. In questo modo il mercato della moda non potrà non attenersi alle normative.

Seguici su Telegram Instagram | Facebook TikTok Youtube

Leggi anche:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook