Niente attraversamenti e corridoi faunistici in Italia: emendamenti bocciati alla Camera

Paesaggi faunistici e dissuasori per lo spostamento di animali selvatici non verranno realizzati in Italia: respinto l'emendamento proposto al Codice della Strada e con questo tutti gli altri

L’Italia non avrà attraversamenti faunistici per salvaguardare gli animali selvatici del suo territorio e gli automobilisti che viaggiano sulle sue strade. L’esame degli emendamenti per la riforma del Codice della Strada si è concluso con profondo disappunto alla Camera.

I tre emendamenti a firma di Brambilla, Costa e Cherchi, Cesa, Dalla Chiesa e Ghirra sono stati bocciati in Commissione. Seppur divergenti su alcuni punti, le proposte miravano a introdurre l’obbligo di realizzare attraversamenti stradali e installare dissuasori per il transito della fauna selvatica così da garantire la sicurezza dei cittadini.

Ma nulla, i passaggi faunistici non si faranno e neanche verranno installate barriere e recinzioni. Le associazioni animaliste che tanto avevano atteso il nuovo Codice della Strada si dicono deluse.

Le richieste non sono state accolte e le importantissimi implicazioni che gli emendamenti avrebbe avuto nella tutela degli animali dimenticate di fatto nella valutazione. Sorprende anche che uno degli emendamenti boccati dalla maggioranza sia stato introdotto dall’onorevole Brambilla, un suo stesso esponente. Lo schieramento politico non è stato influente.

Per Massimo Vitturi, responsabile Animali Selvatici della LAV:

Questo Governo e questa maggioranza sono infiltrati a tal punto da ogni categoria che vive sullo sfruttamento e sull’uccisione degli animali di qualsiasi specie, da giungere a bocciare addirittura un emendamento espressione della loro stessa maggioranza che puntava ad incrementare la sicurezza degli automobilisti in caso di incidenti con gli animali selvatici d’ora in poi ogni cittadino saprà a chi chiedere conto per i danni e le ferite subite”

Ancora una volta, le decisioni prese non tengono (o non sembrano voler tenere) conto dei benefici in termini di sicurezza stradale e tutela degli animali, selvatici e non. Fine analoga ha avuto l’emendamento contro botticelle e carrozze trainate da cavalli, respinto a fine febbraio.

Degli emendamenti proposti al Codice della Strada, solamente uno ha ottenuto il primo sì. Si tratta dell’inasprimento delle pene per chi abbandona animali, che prevede il carcere e ritiro della parente per chi commette questo reato causando gravi danni alle persone.

Malgrado il parere favorevole ottenuto in Commissione Trasporti, organizzazioni animaliste come la Lega Nazionale per la Difesa del Cane sostengono che l’emendamento “non ha come obiettivo primario la tutela dei nostri amici a quattro zampe”. Per tutti gli altri animali, invece, non vi è alcun dubbio.

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Fonte: LAV

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