Sto rendendo spiagge e mari italiani ancora più blu: sono una Velella velella (e sono innocua)

I litorali italiani si stanno tingendo di blu grazie al ritorno delle Velella velella, organismi innocui che non rappresentano un pericolo per gli uomini ma danno vita ad uno spettacolo impressionante

In questi giorni, lungo i litorali italiani, un fenomeno naturale affascinante sta catturando l’attenzione di molti: il ritorno delle Velella velella, piccoli organismi coloniali galleggianti appartenenti al gruppo degli idrozoi.

Queste colonie di polipi, che non sono meduse ma organismi coloniali, stanno tingendo di blu le acque marine, regalando uno spettacolo sorprendente agli osservatori. Le Velella velella, conosciute anche come vele di mare o vele di portoghese, rappresentano un fenomeno ricorrente con l’arrivo della primavera.

Tornano dalle profondità marine, dove trascorrono parte dell’anno come meduse, per risalire verso la superficie e formare associazioni di individui uniti fisicamente tra loro. Questo fenomeno avviene ogni anno in questa stagione, con la risalita dalle acque profonde.

Il racconto del fotografo subacqueo Alessandro Grasso

Nonostante la loro presenza sia impressionante e possa coprire estese distese marine, le Velella velella non rappresentano un pericolo per gli esseri umani. Si tratta di organismi innocui, e la loro comparsa non implica un aumento delle popolazioni né suggerisce un trend in crescita.

Tuttavia la pesca intensiva potrebbe avere un impatto sulle popolazioni di pesci, poiché la presenza ridotta di pesci potrebbe favorire una maggiore competizione tra il plancton gelatinoso, di cui fanno parte le Velella velella, e i giovanili di pesci.

La presenza di predatori come le Janthina, molluschi che galleggiano con le colonie di Velella, e altre specie marine come la Porpita porpita, contribuisce a rendere questo fenomeno ancora più interessante per gli studiosi della vita marina.

Mentre il cambiamento climatico potrebbe favorire la proliferazione di altre specie marine, le Velella velella si dimostrano resilienti anche di fronte all’acidificazione degli oceani, confermando la loro presenza costante nei mari italiani durante la stagione primaverile.

A documentare la loro comparsa, attraverso immagini mozzafiato, è stato il fotografo subacqueo Alessandro Grasso che si è immerso a Genova, mulino di Crevari, anche se la loro presenza è stata segnalata anche nel mar Tirreno, nel litorale laziale, a Napoli, in Cilento e in Sicilia.

Grasso ha raccontato quegli attimi in un post su Facebook, narrando la concitazione nel voler fotografare l’arrivo delle Velelle in una cospicua ed inarrestabile massa blu ed i momenti indimenticabili in cui si è ritrovo in acqua circondato da centinaia di idrozoi ancora vivi. Immagini che vi lasciamo qui sotto.

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