Koala: la corsa contro il tempo per salvare dalla clamidia gli iconici marsupiali in via d’estinzione

In Australia ai primi koala selvatici sani è stato somministrato il vaccino contro la clamidia, infezione molto pericolosa per i marsupiali. Questa, assieme ad altri fattori quali la perdita dell'habitat, potrebbe portare i koala all'estinzione

Hanno ricevuto il vaccino sperimentale contro la clamidia i primi koala selvatici sani del New South Wales, uno degli Stati australiani in cui i famosissimi marsupiali, simbolo indiscusso di questa terra, sono ormai una specie in via di estinzione.

In quasi tutta l’Australia si è assistito a un drammatico calo delle popolazioni di koala a causa di un mix di fattori. Tra questi gli incendi che hanno devastato il Paese nel 2019-2020, ma anche una preoccupante e costante minaccia: la clamidia.

La clamidia è un’infezione a trasmissione sessuale provocata dal batterio Chlamydia Trachomatis che nei koala causa cecità, infertilità e infine la morte. Gli esemplari affetti da clamidia non riescono più ad arrampicarsi sugli alberi e, indeboliti, diventano bersagli facili per i predatori. Ma l’infezione sta rendendo anche le femmine sterili con una fertilità estremamente bassa.

I tassi di infezione raggiungono il 60% nelle popolazioni di koala nel Queensland e nel New South Wales. Senza intervento, la clamidia potrebbe essere l’ultimo fattore decisivo per la sopravvivenza del koala” ha spiegato la University of the Sunshine Coast.

Il team del microbiologo Peter Timms e del biologo molecolare Samuel Phillips hanno contribuito a sviluppare il vaccino per i koala, sostenendo che questo sia uno strumento completamente sicuro ed efficace per debellare la clamidia. Se negli esseri umani l’infezione può essere curata con antibiotici, i koala possono non rispondere bene ai trattamenti e neutralizzare l’azione dei farmaci. Da qui l’urgenza di un vaccino.

Oltre 250 esemplari giunti nei centri di recupero della fauna selvatica sono stati vaccinati in precedenza, mostrando una buona risposta immunitaria. Da inizio marzo si è passati ai koala sani. I primi individui sono stati successivamente recuperati dai veterinari, vaccinati e reintrodotti in natura dopo essere stati tenuti sotto osservazione. L’obiettivo iniziale è vaccinare almeno 50 koala per evitare che questi possano contrarre la clamidia.

Nel New South Wales la conservazione dei koala è particolarmente allarmante. Nel 2020 un’indagine parlamentare aveva lanciato l’allarme, stimando che i marsupiali sarebbero scomparsi definitivamente dallo Stato australiano entro il 2050.

Per questo il governo del New South Wales ha investito oltre 190 milioni di dollari nell’ambito della NSW Koala Strategyun imponente piano per la salvaguardia dei koala a lungo termine che mira invece a far raddoppiare il numero di esemplari entro il 2050.

Il progetto sosterrà fino al 2026 azioni mirate volte alla protezione dell’habitat dei koala, sostegno delle comunità locali e dei centri per la fauna selvatica, monitoraggio delle popolazioni di koala, vaccinazione contro la clamidia.

Fonte: University of the Sunshine Coast

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