I quokka sono davvero genitori così pessimi e lanciano i loro cuccioli contro i predatori?

I quokka sono animaletti simpatici e amichevoli, ma sono davvero dei pessimi genitori come si dice quando fiutano il pericolo? Lanciano veramente i loro cuccioli contro i predatori pur di salvarsi?

È buffo, socievole e trasmette allegria solo a guardarlo. Il quokka è un marsupiale davvero simpaticissimo e non è un caso che sia stato eletto animale più felice della Terra. Questo piccolo popola un’area remota dell’Australia Occidentale, la Rottnest Island.

Qui vivono oggi circa 10.000 quokka. I quokka sono diventati popolarissimi nel corso del tempo non solo per la loro espressione allegra e sorridente. Intorno al 2018 iniziò a circolare la voce che i quokka fossero dei genitori terribili ed egoisti dopo una vignetta condivisa sui social.

Pur di salvarsi la pelle, getterebbero i loro cuccioli contro i predatori. In questo modo uscirebbero illesi dalle situazioni di pericolo. Questo è quello che si è detto su di loro. Ma le cose stanno davvero così?

A un certo punto la questione sembrava essere sfuggita così di mano che la University of Newcastle dell’Australia ha deciso di fare chiarezza. Il professor Matthew Hayward è intervenuto rispondendo alla domanda: i quokka sono aggressivi?

Prima di arrivare al punto saliente l’accademico ha voluto sottolineare che i quokka “sono i tipici erbivori che fuggono dai predatori invece di difendersi”. Scappano quindi, questo è sicuro, ma quanto alla fine che farebbero fare alla prole invece?

Secondo il professor Hayward la storia che i quokka sacrificherebbero i loro cuccioli per puro interesse personale nascerebbe dalla confusione con un’altra specie australiana. Non sarebbero allora i quokka i genitori pessimi bensì i canguri grigi.

Peter Banks della Sydney University ha scoperto che i canguri grigi lo fanno per evitare la predazione della volpe. Se una madre ha un piccolo, sa che può riprodursi con successo, ma non sa se quel cucciolo abbia un senso – ha spiegato il docente – ecco perché rilassa i muscoli del marsupio finché il cucciolo non cade a terra e ringhia contro il predatore in questione. La madre sa che può riprodursi di nuovo, quindi questa azione non ha un grande impatto sulla sua fertilità”

Il professor Hayward aggiunge che per quanto canguri e quokka siano imparentati, è difficile che questa conoscenza venga trasmessa, anche all’interno della stessa specie. Potrebbe trattarsi comunque di un comportamento innato dell’animale.

Una cosa è certa, né i canguri grigi né i quokka getterebbero comunque – nel vero senso della parola – i propri cuccioli contro i predatori. I piccoli potrebbero cadere dal marsupio, ma essere lanciati proprio no.

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