Fino a 2 anni di reclusione per chi uccide un orso marsicano: pene più severe dopo la morte di Amarena

Via libera dalla Camera a un emendamento per pene più severe per chi cattura o uccide esemplari di orsi marsicani. La proposta giunge dopo la tragica morte dell'orsa Amarena. Per ricordarla e proteggere i suoi simili bisogna punire duramente chi commette questi crimini. Una simile protezione, però, dovrebbe essere estesa a tutti gli orsi distribuiti sul territorio nazionale

Inasprire le pene per chi cattura e uccide un esemplare di orso bruno marsicano. È questo l’obiettivo di un recente emendamento presentato alla Camera, approvato dalle Commissioni congiunte Affari Costituzionali e Giustizia e ora trasmesso al Senato.

L’atto, ora trasmetto al Senato, porta la firma del deputato Nazario Pagano, presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera, ed è stato pensato anche in ricordo dell’orsa Amarena, simbolo dell’Abruzzo, trafitta da un proiettile calibro 12 e morta dopo una lunga agonia mentre si muoveva nei pressi di San Benedetto dei Marsi senza fare del male a nessuno.

Ma quali modifiche apporterà questo emendamento?

Come Pagano ha spiegato sul suo account Facebook la sua proposta di revisione prevede l’arresto da 6 mesi a 2 anni e un’ammenda da 4.000 a 10.000 euro nel caso di abbattimento, cattura e detenzione di esemplari di orso bruno marsicano Ursus arctos marsicanus.

L’orso marsicano, sottospecie dell’orso bruno, è un plantigrado endemico della nostra Italia. Nel cuore del nostro Paese vive infatti l’unica popolazione di questo selvatico, popolazione che gli esperti dei Parchi Nazionali cercano di tutelare con ogni strumento.

Attualmente si contano all’incirca 60 individui di orso marsicano, ma considerate le minacce per la specie prevalentemente di carattere antropico, offrire una maggiore protezione a questi orsi anche attraverso pene più severe è più indispensabile.

Una modifica che ho fortemente voluto sia perché si tratta di una delle specie più a rischio di estinzione in Europa, come evidenziato da un dossier dell’Ispra, e sia alla luce della recente morte dell’orsa ‘Amarena’, uccisa a fucilate a San Benedetto dei Marsi. Ricordo che gli orsi marsicani, più piccoli di stazza rispetto agli orsi euroasiatici presenti al Nord, non hanno mai attaccato l’uomo e non hanno un atteggiamento aggressivo” ha spiegato Nazario Pagano.

Pagano ha voluto sottolineare questo ultimo punto facendo leva sulla differenza tra i marsicani e gli orsi reintrodotti nell’Italia settentrionale.

Ci preme però ribadire che gli orsi, come i lupi, non sono animali aggressivi. Sono selvatici, non peluche come gli orsacchiotti con cui siamo cresciuti. 

Sorprendentemente o meno, la prima reazione che un orso potrebbe avere in caso di incontro diretto con l’essere umano è fuggire. Vi sono però situazioni e situazioni. Questo non significa comunque che vi siano orsi degni di più tutela e orsi meno, solo perché ritenuti più mansueti.

Solo una una protezione a 360° alla popolazione ursina italiana con sanzioni più rigide, accanto alla misure per la prevenzione dei conflitti uomo-orso, può rendere i cittadini più consapevoli e sensibilizzarli alla convivenza con questa specie e con gli altri selvatici.

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Fonte: Nazario Pagano/Facebook

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