Dal parco… al piatto, i cinghiali cacciati in città potranno essere mangiati

La versione finale dell'emendamento della Commissione Bilancio ha stabilito che i cinghiali potranno essere non solo abbattuti pressoché ovunque sul territorio nazionale, ma anche mangiati se risulteranno idonei al consumo alimentare. Uno scandalo inaccettabile

Cacciati nei parchi, in città e nelle aree protette per poi essere portati in tavola. Lo prevede l’emendamento finale di Fratelli d’Italia in commissione Bilancio che, oltre a consentire l’uccisione di specie selvatiche praticamente ovunque, permette adesso anche il consumo degli esemplari di cinghiali abbattuti. 

Quelli che, a seguito di analisi igienico-sanitarie, risulteranno negativi potranno finire nei piatti dei cacciatori e famiglia ed essere mangiati. Una scempio sotto tutti i punti di vista. L’emendamento, duramente criticato da politici e animalisti, è stato soprannominato per l’appunto Emendamento Far West.

(Leggi anche: Via libera alla caccia di cinghiali e altre specie selvatiche nelle città e nei parchi d’Italia: approvato l’emendamento Far West)

Numerose associazioni del nostro Paese, tra cui LAV ed ENPA, hanno dichiarato guerra a questa “scandalosa approvazione” citandone le parole.

Nessuno sarà più al sicuro: dal lupo all’orso, dal cinghiale alla volpe e con gravi rischi anche per l’incolumità umana. I fucili infatti potranno entrare senza alcuna valutazione scientifica preventiva anche all’interno dei parchi delle oasi oltre che in città, scrive la LAV.

Forte opposizione anche da parte del deputato Angelo Bonelli di Europa Verde, che intende ora appellarsi all’Unione europea affinché questa vergognosa norma venga cancellata.

Come hanno sottolineato le associazioni ambientaliste, l’emendamento Far West non servirà a gestire le popolazioni di animali selvatici e tenere sotto controllo i numeri, nemmeno a eradicare la peste suina africana consentendo di far fuori i cinghiali che vagano sul territorio italiano.

Il mondo scientifico ha infatti ampiamente dimostrato, in ogni sede, anche di audizioni parlamentari, che le fucilate producono proprio l’effetto contrario, continuano gli animalisti.

Ma, come purtroppo temevamo, aprire il fuoco e dare il via a una mattanza di specie selvatiche senza precedenti è l’unico strumento e linguaggio che alcuni sembrano conoscere. È stato così già al principio con la diffusione del virus della peste suina africana in Piemonte, ad esempio, e lo è adesso in tutta Italia.

Non è così solo per i cinghiali, ma anche per i grandi predatori come i lupi o gli orsi e per l’incolumità pubblica visti gli incidenti che ogni anno si contano in Italia durante la stagione venatoria.

È uno sconsiderato emendamento che mette a repentaglio la vita della fauna e anche degli umani. Naturalmente i portatori d’interessi legati alla tutela degli animali e della biodiversità non sono stati mai ascoltati dal nuovo Governo, al contrario di altre categorie legate al mondo delle armi, ha dichiarato Massimo Comparotto, presidente dell’OIPA.

Nell’assurdità dell’emendamento, però, si è pensato proprio a tutto ciò che un cacciatore potesse desiderare: banchettare con le proprie prede. Ed ecco spiegato come mai i cinghiali sterminati potranno ora essere destinati al consumo alimentare.

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