Inferno a 50°C, senz’acqua: la crudeltà dei camion dei maiali destinati a finire nel nostro piatto

Viaggiano allo stremo delle forze, con temperature sui 50°C, senza accesso all'acqua. Le scioccanti immagini del trasporto di maiali sulle autostrade del nostro Paese fino alla destinazione finale: l'impianto di macellazione

Caricati con violenza su camion, privati di tutti, persino dell’acqua e costretti a viaggi estenuanti a temperature che raggiungono i 50°C. Tutto questo per ore e ore, un’agonia infinita sulle autostrade italiane destinazione macello.

Sono queste le condizioni disumane e aberranti in cui maiali vengono trasportati al mattatoio, in spazi così piccoli dove non esiste nemmeno la possibilità di muoversi. Boccheggiano per la mancanza d’aria, assetati e stremati da non riuscire neppure a reggersi sulle zampe.

A documentare tutta la loro sofferenza è il team investigativo di Essere Animali, che nei mesi estivi per giorni ha effettuato controlli sulla A1 tra Lodi e Faenza seguendo talvolta anche i camion fino all’arrivo all’impianto di macellazione.

Gli investigatori hanno riscontrato ambiente sovraffollato, assenza di beverini per l’acqua, lettiera insufficiente, ventole spente e temperature infernali. Per mezzo di una pistola termica è stato possibile rilevare una temperatura superiore ai 50°C in un singolo caso e superiore ai 40°C in almeno cinque altre ispezioni.

Il caso peggiore è quello di un camion partito dal Piemonte e diretto a Faenza che ha impiegato almeno 7 ore per arrivare a destinazione. Un viaggio per nulla breve e che in condizioni di estremo caldo e senza acqua a disposizione ha sicuramente causato forti sofferenze agli animali per le quali procederemo con la denuncia alle autorità preposte” commenta Chiara Caprio, Responsabile Relazioni Istituzionali.

Sette ore senza potersi abbeverare, sette ore di pena, una crudeltà inaudita.

trasporto animali vivi

@Essere Animali

L’indagine di Essere Animali getta nuovamente luce sull’inadeguata regolamentazione del trasporto di animali vivi che comporta automaticamente una scarsa tutela del benessere degli stessi. Malgrado la normativa stabilisca infatti che i trasporti non debbano essere autorizzati qualora le temperature lungo il tragitto e in partenza superino i 30° C e gli animali subiscano sofferenze inutili, non vi sono adeguati controlli da parte delle autorità preposte in strada.

Mancano inoltre indicazioni essenziali come sulle modalità di trasporto, le temperature massime interne ed esterne ai veicoli, manca anche un punto che obblighi i trasportatori a garantire la somministrazione dell’acqua agli animali, cosa che dovrebbe essere scontata, ma non lo è. Ciò dimostra che nella pratica le leggi siano non solo insufficienti, ma non abbiano reale efficacia.

Assieme ad altre organizzazioni di tutela animale, Essere Animali ha preso parte alla campagna No Animal Left Behind, coordinata da Eurogroup for Animals, che chiede di vietare i viaggi della morte su lunga distanza superiori alle 8 ore e che siano introdotti parametri fondamentali specifici per ciascuna specie che tengano conto della temperatura registrata, della disponibilità di spazio e del sistema di abbeveramento.

Per l’autunno 2023 è prevista la revisione del dossier dedicato al benessere animale da parte della Commissione europea. Tra i temi vi è anche il trasporto di animali vivi e la macellazione.

L’attuale normativa italiana e le leggi europee a protezione degli animali sono lacunose e inadeguate, per questo chiediamo all’Unione europea di allineare la nuova proposta legislativa in arrivo entro l’autunno di quest’anno alle conoscenze scientifiche ed etologiche attuali, vietando le peggiori pratiche e senza lasciare indietro nessun animale, e che il Governo italiano supporti questa linea di revisione ambiziosa e rispettosa di standard più elevati di benessere animale” conclude Chiara Caprio.

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Fonte: Essere Animali

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