Vulcano di Tonga, cosa sta succedendo con la più grande eruzione del mondo degli ultimi 30 anni

La mega eruzione del vulcano sottomarino Hunga Tonga-Hunga Ha’apai fa sentire i suoi effetti anche sull'Italia e sul clima

La mega eruzione del vulcano sottomarino Hunga Tonga-Hunga Ha’apai, dalla potenza pari a un terremoto di magnitudo 5,8, fa sentire i suoi effetti anche sull’Italia e sul clima dell’emisfero australe.

No, l’attività del vulcano sottomarino Hunga Tonga-Hunga Ha’apai – la cui esplosione ha provocato uno tsunami nelle Isole Tonga lo scorso 15 gennaio – non si è conclusa. Ieri sera si è registrata una nuova significativa eruzione, come fanno sapere gli enti di monitoraggio geologico. E, anche le Hawaii sono state interessate da una serie di onde anomale, che il Pacific Tsunami Warning Center ha attribuito proprio a un’altra esplosione del vulcano. Secondo gli esperti potrebbe trattarsi della più grande eruzione degli ultimi 30 anni, che avrà un impatto a lungo termine in diverse aree del mondo.

Nel frattempo nello Stato insulare della Polinesia si continuano a contare i danni. “Tonga ha bisogno di assistenza immediata per fornire ai suoi cittadini acqua potabile e cibo” ha comunicato il presidente della Camera di Tonga, Lord Fakafanua, spiegando che molte aree sono state ricoperte dalla cenere vulcanica e chiedendo preghiere per la popolazione colpita.

Ai residenti di Tonga è stato raccomandato di bere soltanto acqua in bottiglia, visto che la cenere sta contaminando le riserve idriche e proteggere i polmoni usando le mascherine.

Il primo bilancio

Ma com’è al momento la situazione alle Isole Tonga? Ciò che sappiamo finora – sulla base dell’informazioni dell’Alto commissariato della Nuova Zelanda – è che ci sono stati numerosi danni importanti sulla costa occidentale di Tongatapu e sul lungomare della capitale, Nuku’alofa. Nelle scorse ore sia la Nuova Zelanda che l’Australia hanno deciso di inviare degli aerei di ricognizione sopra l’area colpita. Sono numerose le strutture distrutte a causa del potente tsunami, ma per fortuna finora sembra essere esclusa una strage in termini di vite umane.

Finora è stata segnalata la scomparsa di una donna britannica di 50 anni che viveva a Tonga dal 2015, che sarebbe stata spazzata via dalle onde alte mentre si trovava in spiaggia. Ma non ci sono conferme ufficiali in merito. Dal Perù, invece, è giunta la notizia del decesso di due persone, travolte dalle onde anomale nella provincia di Lambayeque.

La potente eruzione del vulcano, equivalente a un terremoto di magnitudo 5,8, ha causato anche problemi alle comunicazioni sulle isole e si teme che i residenti possano restare senza Internet per circa due settimane, come annunciato da Dean Veverka, direttore delle reti di Southern Cross Cable Network.

La più grande eruzione degli ultimi 30 anni

La lunga eruzione del vulcano Hunga Tonga-Hunga Ha’apai è stata così forte da essere percepita fino a diverse centinaia di chilometri di distanza. E i potenti boati sono durati per circa otto minuti. Secondo il professor Shane Cronin, vulcanologo dell’Università di Auckland, siamo di fronte alla più grande eruzione vulcanica dell’ultimo trentennio.

Si tratta dell’eruzione che è stata meglio osservata dallo spazio” – ha spiegato l’esperto – L’ampia ed esplosiva diffusione laterale suggerisce che è stata probabilmente la più grande dal 1991, anno dell’eruzione del vulcano Pinatubo (nelle Filippine).

In base ai primi dati questo fenomeno potrebbe essere classificato al 5° posto nell’indice di esplosività vulcanica (VEI), che va da 0 a 7.

L’effetto farfalla in Italia e le conseguenze sul clima

Gli effetti della violenta eruzione non sono stati registrati soltanto in Paesi bagnati dall’Oceano Pacifico come il Perù, ma persino in Italia. Anche se potrebbe sembrare assurdo, l’onda d’urto si è fatta sentire anche nel Bel Paese, come confermato dalle strumentazioni Arpav (Agenzia per la Prevenzione e Protezione dell’Ambiente in Veneto).

“L’onda d’urto dell’eruzione vulcanica a Tonga si è propagata nell’atmosfera raggiungendo dopo 15 ore circa il Veneto con una piccola e repentina variazione della pressione atmosferica (+/- 1 millibar) rilevata dalle stazioni meteo Arpav intorno alle 21 di sabato 15” spiegano gli esperti.

Ma quali sono le conseguenze che dobbiamo aspettarci a seguito di questa violenta eruzione? Com’è facile immaginare, gli effetti non si limitano soltanto ai territori delle Isole Tonga. A risentirne potrebbe essere anche il clima di tutto l’emisfero australe, soprattutto della Nuova Zelanda.

Secondo il professor Salinger, scienziato del clima che ha studiato l’impatto delle principali eruzioni vulcaniche (incluso quella del Pinatubo), l’evento avrà delle ripercussioni sul clima, nello specifico un lieve calo delle temperature fino alla prossima primavera.

Questo “effetto collaterale” sul clima è confermato anche da Marco Rabito, meteorologo dell’Ampro (Associazione di Meteo Professionisti in Italia), che spiega che l’eruzione potrebbe portare a un calo medio della temperatura globale di qualche decimo di grado nei prossimi due-tre anni, visto che la presenza di pulviscolo sparato a 30-35 chilometri di altezza nella stratosfera limiterebbe le radiazioni solari.

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Fonti: ARPAV/RZN

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