Misterioso oggetto metallico gigante emerge su una spiaggia in Australia

Misterioso oggetto gigante dalla forma cilindrica trovato su una spiaggia in Australia: possibile detrito spaziale o origine ancora sconosciuta?

Sulla remota spiaggia dell’Australia Occidentale è emerso un enigmatico e gigantesco oggetto metallico dalla forma cilindrica che ha lasciato alcune perplessità riguardo alla sua origine. La polizia ha continuato a sorvegliare con attenzione questa struttura misteriosa dal momento in cui è stata scoperta dai residenti a circa 250 chilometri a nord di Perth.

In mezzo alle sabbie bianche di Green Head, questo cilindro spicca come un’insolita e affascinante visione. Le dimensioni dell’oggetto sono impressionanti, con una lunghezza di quasi 3 metri e una larghezza di circa 2,5 metri. I lati del cilindro sono completamente ricoperti di cirripedi, e la sua base è un intricato groviglio di frammenti metallici.

Nonostante gli sforzi delle autorità australiane di scoraggiare i curiosi a trarre conclusioni affrettate, sul web gli utenti hanno subito avanzato numerose teorie: la più popolare suggerisce che l’enigmatico oggetto possa provenire dallo spazio. Su Reddit, ad esempio, un appassionato ha notato una sorprendente somiglianza tra il cilindro e il contenitore del motore del terzo stadio del razzo Polar Satellite Launch Vehicle (PSLV) indiano.

Un detrito spaziale?

In effetti, l’Indian Defense Research Wing ha persino rivendicato la proprietà dell’oggetto, dichiarando che il razzo PSLV svolge un ruolo fondamentale nel programma spaziale indiano. Durante il lancio, il razzo si disperde nelle sue parti, che poi rientrano sulla Terra in aree remote dell’oceano, con il terzo stadio che spesso termina il suo viaggio nelle vicinanze dell’Australia.

Ad ogni modo, l’Agenzia Spaziale Australiana non ha ancora confermato o smentito questa ipotesi, anche se tramite un post condiviso sul suo account Twitter ufficiale ha ammesso che l’oggetto potrebbe provenire da un veicolo di lancio spaziale straniero. Le somiglianze tra il cilindro e il razzo PSLV indiano sono evidenti anche agli occhi di osservatori meno esperti.

Anche Brad Tucker, astrofisico dell’Australian National University, ha suggerito che l’oggetto potrebbe essere a tutti gli effetti un detrito spaziale, data la frequenza dei lanci di razzi in tutto il mondo, con una media di cinque a dieci lanci a settimana. L’esperto ha fornito la seguente spiegazione:

Durante il lancio di un razzo, le prime parti spesso si separano prima di raggiungere l’orbita. Se questo oggetto è parte del detrito spaziale, potrebbe derivare da una di queste prime componenti, poiché non mostra i tipici segni di bruciatura che si osservano sugli oggetti che rientrano nell’atmosfera terrestre. Inoltre, potrebbe esserci un numero di serie o un catalogo che permetterebbe di risalire alla sua origine. Quando si tratta dei detriti spaziali, vale la regola simile a quella per gli animali australiani: se non sai cosa stai facendo, è meglio non toccarla. Il carburante utilizzato in questi razzi è spesso cancerogeno, quindi bisogna agire con cautela.

Il problema dei detriti spaziali derivanti dai lanci dei razzi sta attirando sempre più attenzione negli ultimi anni, poiché il numero di satelliti inviati in orbita terrestre è in costante aumento. Le parti dei razzi vengono spesso lasciate affondare in aree remote dell’oceano, senza alcun piano di recupero. L’Agenzia Spaziale Australiana ha ribadito il proprio impegno per la sostenibilità a lungo termine delle attività spaziali esterne, inclusa la riduzione dei detriti, continuando a promuovere questi temi a livello internazionale.

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Fonte: Police.wa.gov.au

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