Bioplastiche e sacchetti in Mater-Bi: Novamont indagata dall’Antitrust per presunto abuso di posizione dominante

L'Antitrust ha avviato un'indagine su Novamont per presunto abuso di posizione dominante nel settore delle bioplastiche, accusandola di ostacolare lo sviluppo di sacchetti eco-compatibili alternativi ai propri, realizzati in Mater-Bi

Forse conoscerete Novamont, una delle principali aziende produttrici di materie bioplastiche, conosciute come Mater-Bi, ideali per la fabbricazione di sacchetti di plastica, inclusi quelli utilizzati per la spesa e per contenere frutta e verdura. Ora questa azienda si trova al centro di un’indagine dell’Antitrust.

Di cosa è accusata? Secondo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Novamont potrebbe aver messo in atto una strategia che ostacola lo sviluppo di sacchetti leggeri e ultraleggeri realizzati con un materiale eco-compatibile alternativo al proprio, noto appunto come “Mater-Bi”.

Tecnicamente, l’azienda è accusata di presunto abuso di posizione dominante, attuato almeno dal 2017 in:

violazione dell’articolo 102 TFUE nei mercati delle materie prime per la realizzazione di sacchetti di plastica leggeri (lightweight plastic carrier bags “LPB”) e ultraleggeri (very lightweight plastic carrier bags “VLPB”), compatibili con la normativa italiana.

Come si legge sul sito dell’Antitrust:

Secondo l’Autorità il produttore di materie bioplastiche attuerebbe una strategia escludente che può ostacolare lo sviluppo di sacchetti di plastica leggeri e ultraleggeri con materie eco-compatibili alternative alla propria (Mater-Bi). Ciò comporterebbe non solo un danno per la concorrenza, ma anche per gli obiettivi di tutela ambientale perseguiti dal legislatore europeo e nazionale.

Le accuse si concentrano sugli accordi di esclusiva che Novamont ha stipulato con i produttori di sacchetti di plastica e con i rivenditori che utilizzano i suoi prodotti. Questi accordi, secondo l’Antitrust, potrebbero limitare l’utilizzo di altre materie prime per la produzione di sacchetti leggeri e ultraleggeri, creando così una situazione anticoncorrenziale nel mercato.

La libera concorrenza è invece assolutamente fondamentale per promuovere l’innovazione e lo sviluppo di prodotti eco-compatibili più efficienti e accessibili. L’Autorità sottolinea che una concorrenza aperta nel settore delle bioplastiche potrebbe favorire l’emergere di alternative più efficaci al Mater-Bi e contribuire agli obiettivi di tutela ambientale stabiliti a livello europeo e nazionale.

Per indagare su queste accuse, i funzionari dell’Antitrust hanno condotto ispezioni presso le sedi di Novamont e di altre aziende coinvolte, con il supporto del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza.

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Fonte: AGCM

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