L’UE propone nuove regole anti-inquinamento per tutelare la salute dei cittadini

Di fronte a migliaia di vittime dell'inquinamento ogni anno, l'UE corre ai ripari proponendo leggi più stringenti contro le sostanze dannose e inquinanti

La Commissione Europea ha proposto l’adozione di norme più severe sugli inquinanti atmosferici, superficiali e sotterranei e sul trattamento delle acque reflue urbane – in risposta alle pressioni dei medici, preoccupati dal numero crescente di cittadini che subiscono le conseguenze (a volte letali) dell’inquinamento nelle città.

Si stima infatti che, ogni anno, quasi 300.000 cittadini europei muoiano prematuramente a causa degli elevati livelli di inquinamento che provoca patologie croniche quali asma, malattie cardiovascolari, cancro ai polmoni. Molti di più sarebbero le persone che convivono con queste malattie e hanno una qualità della vita compromessa a causa dell’inquinamento.

Per questo motivo, l’UE ha proposto controlli più severi su inquinanti e sostanze chimiche che danneggiano la qualità dell’aria e dei corsi d’acqua (fiumi, laghi, mare). Sono previste misure restrittive ai livelli di particolato fine, ma anche di altre sostanze inquinanti e pericolose sulle quali finora non vi erano restrizioni. Tra queste:

  • PFAS, un grande gruppo di “prodotti chimici per sempre” (chiamati così per la loro incredibile resistenza ai processi di degradazione ambientale) utilizzati tra l’altro per la produzione di pentole, abbigliamento e mobili, schiuma antincendio e prodotti per la cura della persona
  • pesticidi e prodotti di degradazione dei pesticidi, come il glifosato
  • bisfenolo A, un plastificante e un componente degli imballaggi in plastica
  • farmaci usati come antidolorifici e antinfiammatori, nonché antibiotici.

A proposito delle sostanze farmaceutiche, si è disposto che le aziende farmaceutiche e cosmetiche si sobbarchino i costi per la pulizia delle acque reflue nei loro impianti produttivi – secondo il principio che “chi inquina paga”. Si infatti che circa il 92% dei micro-inquinanti tossici presenti nelle acque reflue dell’UE provenga dalle industrie farmaceutica e cosmetica.

Leggi anche: Pfas: gli inquinanti eterni sono ovunque, trovati anche nella carta igienica! Con quali rischi per la salute?

La nostra salute dipende dal nostro ambiente – ha dichiarato il vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo, Frans Timmermans. – Un ambiente malsano ha conseguenze dirette e costose per la nostra salute. Ogni anno centinaia di migliaia di europei muoiono prematuramente e molti di più soffrono di malattie cardiache e polmonari o di tumori causati dall’inquinamento. 

Più aspettiamo per ridurre questo inquinamento, maggiori saranno i costi per la società. Entro il 2050, vogliamo che il nostro ambiente sia privo di inquinanti nocivi. Ciò significa che dobbiamo intensificare l’azione oggi. Le nostre proposte per ridurre ulteriormente l’inquinamento dell’acqua e dell’aria sono un pezzo cruciale di quel puzzle. 

Aria più pulita entro il 2030, inquinamento zero entro il 2050: sono questi gli obiettivi che la Commissione Europea si è imposta di raggiungere per salvaguardare la salute dell’ambiente e dei cittadini. Per fare questo, il limite annuale per il particolato fine (PM2,5) sarà ridotto di oltre la metà a 10 microgrammi per metro cubo nel 2030, in calo rispetto agli attuali 25μg/m 3.

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Fonte: Commissione Europea

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