Giornata della Terra, il Doodle di Google oggi ci mostra tutti progressi contro il cambiamento climatico

Le lettere del classico logo di Google sono state sostituite dalle immagini di alcuni dei luoghi in tutto il mondo “in cui persone, comunità e governi lavorano ogni giorno per aiutare a proteggere la bellezza naturale, la biodiversità e le risorse del pianeta”

22 aprile, Giornata della Terra e anche Google dedica il suo Doodle, l’iconica immagine che, a seconda di determinati eventi, sostituisce il logo del motore di ricerca.

Ogni anno nella giornata di oggi, infatti, si celebra in 193 Paesi l’Earth Day,  la più grande manifestazione ambientale a livello mondale, un’occasione importante che ci ricorda come il Pianeta sia diventato particolarmente fragile – soprattutto a causa nostra – e cosa possiamo fare per invertire la rotta.

La Giornata della Terra è la più nota e importante manifestazione al mondo sull’ecologia e sulla protezione dell’ambiente. Soprattutto negli ultimi anni però è diventato anche un momento per informare e sensibilizzare sul cambiamento climatico, e non solo sull’ambiente in generale.

Il Doodle del 22 aprile 2024

Il Doodle di Google 2024 mostra i progressi fatti da diversi Paesi, in cui comunità e Governi lavorano per proteggere e preservare alcune zone dagli effetti negativi della crisi climatica.

Le lettere del logo di Google sono state sostituite dalle foto di alcuni dei luoghi in tutto il mondo “in cui persone, comunità e governi lavorano ogni giorno per aiutare a proteggere la bellezza naturale, la biodiversità e le risorse del pianeta”, ha spiegato la società.

La G mostra le isole Turks e Caicos
La prima O l’Arrecife Alacranes (la più grande barriera corallina del Golfo del Messico meridionale)
La seconda O è il Vatnajökull, in Islanda, il più grande ghiacciaio d’Europa
L’altra G il parco nazionale di Jaú, nella foresta amazzonica brasiliana
La L mostra la Grande Muraglia Verde in Nigeria, un ambizioso progetto avviato nel 2007 per realizzare una grande striscia di vegetazione lunga più di 7mila chilometri dalla costa occidentale dell’Africa, in Senegal, a quella orientale, in Gibuti
La E infine mostra la riserva naturale delle isole della regione di Pilbara, nell’Australia occidentaledentale

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