Stufe a pellet: quali scegliere e le migliori del 2019

Come essere sicuri di acquistare la stufa a pellet giusta? Ecco i consigli scovati in rete.

Stufe a pellet, quali sono le migliori sul mercato? Come scegliere la migliore in base alle nostre esigenze? Ecco la nostra piccola guida su come scegliere la migliore stufa a pellet

Sempre più utilizzate per integrare o per sostituire gli impianti tradizionali, le stufe a pellet, perfezionate negli ultimi anni, sono oramai diventate uno dei migliori strumenti ecologici ed economici di riscaldamento, ben distinto dalle classiche stufe a legna sia dal punto di vista tecnologico che da quello dei consumi. Ma come essere sicuri di acquistare la stufa a pellet giusta?

Capita non di rado, infatti, che si senta parlare della messa in commercio non solo di pellet in sé non sicuro, ma anche di una serie di prodotti di scarsa qualità o addirittura pericolosi.

È per questo che, anche nell’acquisto di una stufa a pellet, meglio affidarsi a dei professionisti che verranno a fare anche un sopralluogo per capire qual è il prodotto giusto per la propria abitazione. Inoltre, sarà necessario valutare i metri cubi da riscaldare e una serie di misure proprie della stufa, come le dotazioni di sicurezza o la potenza dichiarata.

Cosa sono le stufe a pellet?

In ceramica, ghisa, acciaio, maiolica, pietra ollare oppure in mattone refrattario, sono quei particolari tipi di stufe per il cui funzionamento non si usa il comune ceppo di legno, ma, per l’appunto, l’omonimo combustibile (legno in pellet), che viene ricavato dalla segatura essiccata.

La specifica norma UNI EN 14588 definisce questo materiale un “biocombustibile addensato, generalmente in forma cilindrica, di lunghezza casuale tipicamente tra 5 mm e 30 mm, e con estremità interrotte, prodotto da biomassa polverizzata con o senza additivi di pressatura”.

A differenza delle classiche stufe a legna, quelle a pellet consumano meno: si ricaricano in genere una volta al giorno e il combustibile è molto economico (un sacco da 15 kg costa in media 5 euro).

Anche se le stufe a pellet hanno bisogno dell’alimentazione elettrica per attivare la ventilazione e il sistema di alimentazione, rimangono comunque più economiche – oltre che sicure (le parti esterne non si scaldano eccessivamente) – di quelle a legna e hanno bisogno di una minore manutenzione.

Ma quali sono i fattori decisivi per la scelta della stufa a pellet?

Fattori da valutare nel momento dell’acquisto

Ci sono dei fattori decisivi nella scelta di una stufa a pellet:

Volume che si intende riscaldare

Quanto è grande la stanza da riscaldare? Sembra poco, ma è invece importante capirlo più o meno precisamente, dal momento che ogni stufa a pellet ha una diversa potenza espressa in kW e questo dato va ad accompagnarsi a quello relativo ai metri cubi che è in grado di riscaldare efficientemente. Secondo quanto spiegato dalla guida di qualescegliere.it, un prodotto da 7-8 kW è idoneo al riscaldamento di ambienti fino a 200 metri cubi (come un appartamento di 90 mq con un soffitto alto 2,5 metri). Maggiore è il numero di kW e maggiore saranno i metri cubi riscaldabili con quell’apparecchio.

Sicurezza

Le funzioni inerenti alla sicurezza permettono di utilizzare la stufa anche di notte o quando non si è in casa. Se dotata di funzione anti-surriscaldamento, per esempio, si eviterà che la stufa superi una certa temperatura. In termini di consumi energetici, può essere funzionale anche la modalità Eco, che consente di risparmiare energia elettrica senza rinunciare a un buon calore nell’ambiente domestico.

Dimensioni

Prima di acquistare una stufa a pellet, meglio verificarne le dimensioni e soprattutto la compatibilità con lo spazio che si ha a disposizione: più ingombrante e pesante è più sarà difficile da collocare.

Capacità serbatoio e autonomia

Un dato da tenere in considerazione nel momento in cui si compra una stufa a pellet è la capienza del serbatoio e la conseguente autonomia, che influenza direttamente la praticità d’uso della stufa.

Un modello di fascia bassa (intoro ai 4,5 kW), per esempio, può avere un serbatoio poco capiente, ovvero al di sotto dei 15 kg, mentre uno di fascia alta ci può essere dotato di un contenitore in grado di ricevere fino a 60 kg di legno.

Quali sono le migliori stufe a pellet per il 2019

Per la scelta della migliore stufa a pellet ci siamo affidati ai tre maggiori siti dedicati ai prodotti presenti sul mercato. Molti, infatti, hanno analizzato di ogni stufa le caratteristiche tecniche, la qualità, il prezzo e i motivi per cui vale la pena acquistarla.

La classifica di qualescegliere.it

qualescegliere.it non ha dubbi: a presentare il miglior rapporto qualità/prezzo è la Zibro Forina 74, (linkaffiliazione), appartenente a una fascia di prezzo media e adatta a riscaldare ambienti domestici medio grandi. L’apparecchio ha buon numero di funzioni che lo rendono facilmente utilizzabile, come il display LCD, il timer giornaliero, ma anche la protezione antisurriscaldamento.

Ecco la classifica di qualescegliere.it:

classifica qualescegliere

La classifica di altroconsumo.it

Interessante è la classifica di Altroconsumo perché, oltre a delineare la migliore del test e le migliori in fatto di prezzo, ne individua anche 5 che non sono assolutamente affidabili e di cui sconsiglia l’acquisto.

Nelle prove di laboratorio e nelle prove pratiche, risultati complessivamente buoni il miglior risultato l’ha ottenuto Freepoint Pretty, ideale per riscaldare circa 70 metri quadri e con una resa tra le 9 e le 36 ore.

megliori altroconsumo

Mentre i migliori due acquisti secondo Altroconsumo sono:

Rimangono poi le 5 stufe a pellet che sarebbe meglio evitare, tutte considerate prodotti “pericolosi“:

  • Adler Alpina
  • MCZ Ego 2.0 Air
  • MCZ MUSA 2.0 Air
  • Rika Kapo
  • Thermorossi Dorica Metalcolor

La classifica di guidaacquisti.net

Anche la redazione di guidaacquisti ha stilato una interessante classifica delle stude a pellet per potenza riscaldante, rendimento termico, autonomia di funzionamento, funzioni automatizzate, prezzo e marca:

  • La migliore: Risulta essere la Nordica Extraflame Lucia (linkaffiliazione) che, con una potenza termica nominale di 12 kW, avrebbe elevati standard qualitativi e di sicurezza, in grado di garantire un elevato rendimento energetico e una buona potenza riscaldante.
  • La più venduta: Si tratta della Edilkamin Aris Plus Pietra Ollare (linkaffiliazione), fatta di un materiale (la pietra ollare, appunto) molto resistente al calore e con capacità di conduzione termica fino a 10 volte superiori rispetto al più comune materiale refrattario.
  • La più efficiente: Secondo guidaacquisti.net è la Dal Zotto Azzurra.(linkaffiliazione). In questo caso, il pellet contenuto nel serbatoio da 19 Kg viene bruciato per riscaldare gli ambienti attraverso il sistema di ventilazione forzata, generando una potenza termica che può andare da 3,9 a 9,6 kW, con un consumo orario compreso tra 0,7 e 2 Kg. L’autonomia di funzionamento è di 9,5 ore alla massima potenza.
  • La più potente: Si tratta della Innofire Lory kW 12 (linkaffiliazione) è un prodotto dal design semplice e pulito, con le principali caratteristiche di una moderna stufa a pellet: un prodotto in classe energetica A+, capace di riscaldare un volume massimo di 315 metri cubi, con una potenza utile variabile tra 3,5 e 12 kW. Il serbatoio del combustibile dalla capienza di 25 Kg, garantisce un’autonomia fino a 31 ore al minimo della potenza e pieno regime si riesce a bruciare pellet utile al riscaldamento di casa per 9 ore consecutive.
  • La più piccola: È la Ravelli RV 100.
  • A lunga autonomia: Guidaacquisti.net ha selezionato la Palazzetti Ecofire Ginevra 11,8 kW per la maggiore autonomia, per la sua potenza termica e per il suo particolare design. Il prodotto è realizzato interamente in ceramica, con una tecnologia di costruzione moderna: il vetro ceramico che ripara il braciere è dotato di un sistema di autopulizia, mentre un sensore a controllo automatizzato rileva il livello di pellet residuo nel serbatoio.

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Germana Carillo

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