Scoperta una miniera di idrogeno bianco che potrebbe cambiare il futuro energetico del mondo (e della Francia)

La recente scoperta di un vasto deposito di idrogeno bianco in Lorena potrebbe rivoluzionare il mondo dell'energia sostenibile e accelerare la transizione verso un futuro più verde

Una recente scoperta in Francia ha catturato l’attenzione della comunità scientifica internazionale: un immenso deposito di idrogeno bianco. Questo potrebbe aprire a nuovi scenari per l’energia sostenibile, dato che l’idrogeno bianco si distingue per il suo impatto ambientale minimo. Non a caso, infatti, la sua combustione produce unicamente acqua.

Questa caratteristica lo rende particolarmente ambito in settori come l’aviazione e la produzione di acciaio. La tradizionale produzione di idrogeno si basa principalmente sui combustibili fossili, quindi questa scoperta rappresenta una svolta significativa verso un’economia più ecologica. La portata di questa scoperta è enorme, considerando la disponibilità e il potenziale di questa fonte energetica pulita. È una svolta che sfida le nostre precedenti convinzioni e apre nuove frontiere nell’uso dell’idrogeno come risorsa energetica. Gli esperti sono concordi nell’affermare che questa scoperta è un passo avanti significativo verso un futuro energetico più sostenibile. Il deposito trovato nella Lorena, una regione della Francia nordorientale, potrebbe contenere fino a 46 milioni di tonnellate di questo prezioso idrogeno bianco.

È essenziale distinguere l’idrogeno bianco da quello grigio, che viene prodotto dai combustibili fossili e rappresenta la maggior parte dell’idrogeno utilizzato oggi. Se l’idrogeno grigio è ampiamente usato, è anche vero che il suo processo di produzione rilascia anidride carbonica nell’atmosfera. L’idrogeno verde, ottenuto da fonti rinnovabili, è più ecologico, ma costoso ed energivoro. L’idrogeno bianco si pone come la soluzione ottimale. Oltre ad essere una fonte di energia pulita e rinnovabile, è generato naturalmente dalla Terra in alcune aree, anche se la quantità di idrogeno prodotta naturalmente ogni anno rimane un mistero.

Una scoperta fortuita

La scoperta nella Lorena, nota per i suoi ricchi giacimenti di carbone, è stata quasi accidentale. I geologi, inizialmente alla ricerca di metano, si sono imbattuti in questo tesoro nascosto. In particolare, a Folschviller, gli scienziati hanno scoperto che il sottosuolo è ricco di idrogeno libero, in quantità crescenti con la profondità. Si pensa che a 3000 metri sotto terra, la concentrazione di idrogeno possa superare il 90%.

Il giacimento di idrogeno bianco nella Lorena potrebbe rappresentare più della metà dell’attuale produzione mondiale di idrogeno grigio. Oltre alla Lorena, la Francia ha altre riserve in Alpi e Pirenei, e ci sono giacimenti anche in altri paesi. L’unico deposito attualmente sfruttato è in Mali. Ora, i geologi francesi devono confermare le proprie ipotesi sulla concentrazione e la distribuzione dell’idrogeno nella Lorena. Ciò richiederà ulteriori ricerche e forse la realizzazione di pozzi profondi.

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Fonte: CNRS

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