Svolta nella fusione nucleare: registrato per la prima volta un significativo guadagno energetico

Il rivoluzionario guadagno energetico nella fusione nucleare raggiunto dal National Ignition Facility segna un passo avanti significativo nella ricerca energetica

Immaginate di poter produrre energia in modo più pulito e potente di quanto mai fatto prima. Questo sogno sta diventando realtà grazie ad un importante traguardo raggiunto dagli scienziati americani. Il National Ignition Facility (NIF) negli Stati Uniti ha compiuto un passo da gigante nella fusione nucleare: per la prima volta hanno ottenuto più energia da una reazione di fusione di quanta ne abbiano investita. Questo risultato è il frutto di anni di duro lavoro, pieni di alti e bassi, e ora, con successi ripetuti, dimostrano che non si tratta di un caso isolato.

Nonostante non si sia ancora al livello della storica pila di Enrico Fermi, fondamentale per lo sviluppo dell’energia nucleare da fissione, il progresso nel campo della fusione è evidente. L’amministrazione del Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, intende capitalizzare questo successo istituendo tre nuovi centri di ricerca statunitensi dedicati allo studio della fusione nucleare. Durante il vertice sul clima COP28 a Dubai, il Segretario di Stato americano John Kerry ha sollecitato la formazione di nuovi partenariati internazionali per promuovere l’energia da fusione. Parallelamente, il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti ha annunciato la creazione di nuovi centri di ricerca, che saranno gestiti dal Lawrence Livermore National Laboratory (LLNL), dall’Università di Rochester a New York e dalla Colorado State University a Fort Collins.

Dettagli tecnici dell’innovativo impianto laser del LLNL

Le ultime notizie provenienti dagli USA rivelano che l’imponente impianto laser del LLNL in California ha raggiunto l’accensione del sistema di fusione in quattro dei suoi ultimi sei tentativi. Questo stato ottimale ha permesso non solo l’inizio ma anche il mantenimento del processo di fusione, con un guadagno energetico complessivo. Il NIF opera tramite 192 raggi laser concentrati su una sfera congelata di deuterio e trizio, all’interno di una capsula di diamante in un cilindro d’oro. In parole semplici, i laser sono stati in grado di accendere un sistema di fusione in quattro dei loro ultimi sei tentativi. Questo processo si basa su raggi laser che colpiscono una piccola pallina di isotopi dell’idrogeno, creando un’esplosione che produce energia.

L’implosione risultante causa la fusione degli isotopi, producendo elio ed energia. Il 5 dicembre 2022, queste reazioni hanno prodotto un incremento energetico del 54% rispetto all’energia laser iniziale. Un record è stato poi stabilito il 30 luglio, con un’implosione che ha generato 3,88 megajoule di energia di fusione, segnando un incremento dell’89%.

Richard Town, un esperto del laboratorio LLNL, si dice orgoglioso di questi risultati. E non è difficile capire perché. Anche se il NIF non è stato pensato come una centrale elettrica tradizionale, i suoi sviluppi aprono la strada a un futuro in cui l’energia pulita e potente potrebbe essere alla portata di tutti. Questa tecnologia differisce da quella utilizzata in altri laboratori, offrendo un nuovo percorso verso un futuro energetico più sostenibile.

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Fonte: Nature

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