Roberta De Carolis La nuova fabbrica Lego nella contea di Chesterfield, in Virginia (Usa) sarà alimentata al 100% da un parco solare per il quale l’azienda ha investito oltre 1 miliardo di dollari. Ma quindi è possibile soddisfare i fabbisogni energetici solo con le rinnovabili?
@Lego Group
Oltre 1 miliardo di dollari per costruire un nuovo sito nella contea di Chesterfield, in Virginia (Usa), interamente alimentato da un parco solare: il 15 giugno la Lego ha annunciato questo ambizioso piano che ci auguriamo possa dimostrare come le rinnovabili siano una soluzione alla crisi energetica.
Il 100% del proprio fabbisogno energetico quotidiano dovrebbe infatti essere soddisfatto dall’energia rinnovabile generata dal parco solare in loco. E il sito, ove verranno elaborati e imballati i prodotti Lego, mira ad essere progettato per ridurre al minimo il consumo di energia e l’utilizzo di risorse non rinnovabili.
Stando a quanto riportato sul comunicato ufficiale, la costruzione inizierà il prossimo autunno e la produzione dovrebbe iniziare nella seconda metà del 2025, mentre all’inizio del 2024 verrà aperto un sito di imballaggio temporaneo in un edificio esistente nelle vicinanze.
La struttura della Virginia sarà progettata per funzionare come una fabbrica a emissioni zero, il che significa che sarà un sito ad alta efficienza energetica e il 100% del suo fabbisogno energetico sarà soddisfatto da fonti rinnovabili in loco, prima tra tutte il parco solare dedicato.
La posizione in Virginia ci consente di costruire un parco solare che supporta le nostre ambizioni di sostenibilità e fornisce facili collegamenti alle reti di trasporto nazionali
precisa Niels B. Christiansen, CEO del Gruppo LEGO
Naturalmente i risultati si vedranno quando la produzione sarà avviata, ma la sensazione è che un’azienda non decida di investire oltre 1 miliardo di dollari su qualcosa che non abbia un ritorno economico e una prospettiva a lungo termine. Soprattutto in questo momento storico.
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Fonte: Lego Group
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