Fine del mercato tutelato: contrordine! Si dirà addio alla maggiore tutela già dal 1° luglio 2020

Dal prossimo primo luglio termina l'istituto della "maggior tutela": tutti coloro che fino ad oggi si sono serviti della tariffa base cambieranno operatore.

Liberalizzazione piena delle bollette di luce e gas: il Senato dice stop al rinvio della fine del mercato tutelato. Diremo addio alla “maggior tutela” nel luglio 2020 e non più nel 2022 com’era stato annunciato. La nuova scadenza è quindi fissata per il 1° luglio 2020: per quella data scatterà la fine dei servizi di tutela nel mercato dell’energia.

È stata la presidente del Senato, Elisabetta Alberti Casellti, a dichiarare inammissibile in Aula l’emendamento inserito in bilancio che avrebbe fatto slittare la scadenza al primo gennaio 2022. Ciò significa che dal primo luglio prossimo il mercato tutelato per l’energia elettrica e il gas verrà definitivamente abolito per tutti i clienti (quasi 18 milioni di utenze nel settore elettrico e quasi 10 milioni in quello del gas), sia per le  imprese che per famiglie.

Tutti dovranno iniziare, cioè, a navigare nel mare magnum del mercato aperto della concorrenza senza potersi più affidare alla tariffa base determinata ogni tre mesi dall’Autorità per l’energia.

Cos’è la “maggior tutela”?

Altro non è che la serie dei servizi di fornitura dell’energia elettrica e del gas senza servizi aggiuntivi e con condizioni contrattuali definite dall’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente (Arera) per i clienti finali di piccole dimensioni (famiglie e piccole imprese) che non hanno ancora scelto un venditore nel mercato libero.

Secondo l’Arera, il servizio tutelato riguarda in media nel 2019 il 53,5% dei clienti domestici (circa 14,9 milioni di famiglie) e il 40,9% di quelli non domestici (circa 2,7 milioni di piccole imprese) nel settore elettrico, mentre nel gas sono 9,6 milioni i clienti finali (47% dei domestici e 42% dei condomini uso domestico).

Cosa succede dicendo addio alla “maggior tutela”?

Ma cosa significa esattamente? Se, ad oggi, abbiamo la possibilità di attivare le utenze sia con il mercato tutelato, pagando la luce e il gas al prezzo regolamentato dall’Autorità, sia con il mercato libero, confrontando le tariffe e scegliendo il prezzo più conveniente, dal prossimo luglio la prima possibilità verrà di fatto abolita. Cosa accadrà allora?

Nel momento finirà la maggior tutela, sarà garantita la fornitura ai clienti di piccola dimensione che ancora non avranno un contratto nel mercato libero. Questi stipuleranno poi un nuovo contratto di fornitura: sarà il nuovo venditore a inoltrare la richiesta di risoluzione del vecchio contratto (recesso) al fornitore precedente. Come si legge sul Sole 24 Ore, “il recesso potrà essere essere esercitato in qualsiasi momento, non comporta oneri aggiuntivi né, vale la pena di ribadirlo, interruzione della fornitura in corso“.

Per scegliere il gestore affidarsi, si avrà a disposizione il Portale Offerte, che permette di confrontare tutte le proposte di luce e gas, nell’ambito delle cosiddette offerte placet, ossia quelle che offrono prezzi liberi, con condizioni contrattuali stabilite dalla Arera.

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