Domenica 31 marzo torna l’ora legale, ecco quanto ci farà risparmiare contro il caro bollette

Spostando le lancette avanti di un'ora si risparmiano da 180 milioni di euro annui in bolletta e 200mila tonnellate di CO2. E non solo: lo spostamento delle lancette ha effetti sul sonno e sulla concentrazione. Ecco perché c'è chi spinge verso l'adozione permanente dell'ora legale

Nella notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo torna l’ora legale, dovremo infatti spostare le lancette un’ora in avanti. Un passaggio, quello da ora solare a ora legale e viceversa, che può avere effetti negativi su salute, energia, bollette, ambiente e anche sulle nostre bollette.

Ad affermarlo è la Società Italiana di Medicina Ambientale, Sima, secondo cui l’adozione dell’ora legale permanente tutto l’anno produrrebbe nel nostro Paese minori consumi di energia per circa 720 milioni di kwh equivalenti. Inoltre, se si considerano solo le attuali tariffe della luce sul mercato tutelato, ci potrebbe essere un risparmio in bolletta di circa 180 milioni di euro ogni anno.

Leggi anche: Ora legale 2024: quando sposteremo le lancette un’ora avanti? Non potete sbagliare, coincide con questa ricorrenza

Secondo Terna, inoltre, dal 2004 al 2022 l’Italia ha risparmiato circa 2 miliardi di euro e 10,9 miliardi di kWh di elettricità grazie all’ora legale. A ciò si aggiungerebbe un massiccio taglio alle emissioni climalteranti pari a 200mila tonnellate di CO2 in meno, equivalenti a quella assorbita piantando dai 2 ai 6 milioni di nuovi alberi.

Il passaggio ora legale/ora solare e viceversa determina inoltre ripercussioni negative sulla salute umana – spiega il presidente Alessandro Miani. Si altera la ritmicità circadiana, ossia l’orologio biologico del nostro organismo che, in assenza di segnali provenienti dall’ambiente esterno, completa il proprio ciclo in circa 24 ore. Il mancato rispetto di questi ritmi naturali ha effetti sulla pressione arteriosa e la frequenza cardiaca.

Sono in effetti diversi gli studi hanno che attestato una correlazione tra cambio di orario e patologie cardiache: l’Università di Stoccolma ha, per esempio, riportato un’incidenza del +4% di attacchi cardiaci nella settimana successiva al passaggio al nuovo orario. Si registrano poi problemi del sonno in una consistente fetta di popolazione, con conseguenze negative su concentrazione e umore e quindi su rendimento scolastico, efficienza sul lavoro, relazioni personali. Altri studi hanno poi certificato una correlazione tra il passaggio da ora legale a ora solare e l’incremento di incidentalità stradale e sul lavoro, mentre una ricerca condotta in Australia ha perfino riscontrato un aumento dei suicidi nelle prime settimane di cambiamento dell’orario.

Per tali motivi chiediamo al Governo Meloni di impegnarsi per arrivare in Italia all’abbandono definitivo dell’ora solare adottando l’orario legale tutto l’anno. Una possibilità prevista dall’Unione Europea che già nel 2019 ha approvato una Direttiva che pone fine al doppio cambio orario durante l’anno lasciando ampia discrezionalità agli Stati Membri, auspicando un coordinamento tra le varie nazioni per evitare ripercussioni sugli scambi commerciali e i movimenti transfrontalieri, conclude Miani.

Per questo motivo Sima e Consumerismo No Profit hanno avviato una raccolta firme per chiedere al Governo l’ora legale permanente.

Non vuoi perdere le nostre notizie?

Leggi anche:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook