Fotovoltaico, Italia da record: superato il gigawatt di potenza

Del resto siamo o non siamo il Paese del Sole? Ed allora non può stupirci che l'Italia stia diventando sempre di più anche il Paese del Solare: il settore fotovoltaico ha raggiunto un nuovo record superando la soglia di un GigaWatt di potenza installata e l' Italia, adesso, è seconda solo alla Germania, dove la tecnologia fotovoltaica è da tempo assai ben più radicata che da noi.

Del resto siamo o non siamo il Paese del Sole? Ed allora non può stupirci che l’Italia stia diventando sempre di più anche il Paese del Solare: il settore fotovoltaico ha raggiunto un nuovo record superando la soglia di un GigaWatt di potenza installata e l’ Italia, adesso, è seconda solo alla Germania, dove la tecnologia fotovoltaica è da tempo assai ben più radicata che da noi.

 

Secondo quanto si legge sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico risultano in esercizio circa 70 mila impianti certificati, con una produzione di energia pari a 1.300 GWh su base annua, capaci di fornire energia elettrica a quasi 500 mila famiglie (vale a dire un milione e 200 mila persone, corrispondenti circa alla popolazione dell’intero Friuli-Venezia Giulia), con un consumo annuo di 2.700 kWh.

Si tratta di un passo in avanti incredibile per l’industria fotovoltaica italiana, a dimostrazione che il fotovoltaico è fondamentale per lo sviluppo della “via italiana” alla Green Economy. Nonostante le incertezze normative sulla politica degli incentivi al fotovoltaico e in particolare del Conto Energia 2011) con le conseguenti polemiche da parte delle aziende e delle associazioni del settore, ma anche da parte degli ambientalisti (sulle quali vi abbiamo costantemente tenuti aggiornati) il settore fotovoltaico continua a crescere e sembra, anzi, in una fase di sviluppo esponenziale: secondo i dati ufficiali, l’industria fotovoltaica nazionale è formata da circa 1.000 imprese, ha un fatturato complessivo che per il 2009 è stato stimato in almeno 2,5 miliardi di euro e, inoltre, sembra l’attività maggiormente in grado di generare posti di lavoro “verdi” i cosiddetti “Green Jobs”, contando al suo attivo più di 20 mila occupati.

Notevoli, inoltre, i benefici per l’ambiente: secondo i calcoli del GSE, infatti, con il solo ricorso al fotovoltaico si riesce ad evitare la produzione di 875 mila tonnellate di CO2 e si riduce il consumo di combustibili fossili di 0,23 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio.

Inutile nascondere che un simile sviluppo del fotovoltaico è stato possibile grazie ad aiuti pubblici, in particolare grazie alla forte politica di incentivazione che si è tradotta nei decreti istitutivi del “Conto Energia”. Grazie al primo decreto, istitutivo nel 2005 delle tariffe incentivanti per le installazioni di impianti fotovoltaici, sono stati realizzati impianti per una potenza complessiva installata di 165 MW. Dal 2007, invece, con l’avvio del cosiddetto “secondo Conto Energia”sono stati incentivati altri 835 MegaWatt. A tutto ciò va aggiunta la potenza installata nel 2009, pari a 574 Mw, che ha fatto raggiungere all’ Italia il seconno posto in Europa, dietro alla Germania.

Dopo i risultati positivi del settore delle energie rinnovabili registrati nel 2009, questo nuovo traguardo è molto significativo per la nostra strategia energetica e, al tempo stesso, incoraggiante dal punto di vista economico ed industriale“, ha detto il Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola.
In un anno difficile come quello appena concluso, il settore del solare ha infatti retto bene e, anzi, ha contribuito a sostenere la ripresa. Il Governo“, ha continuato Scajola, ” è impegnato a garantire continuità alla crescita efficiente del fotovoltaico, come dell’intero comparto delle fonti rinnovabi. Siamo fortemente convinti della necessità che il binomio energia-ambiente si possa completare con la crescita industriale e occupazionale e con l’innovazione tecnologica“.

A sostegno di questo processo e dell’innovazione tecnologica del settore, oltre al Conto Energia, il Ministero dello Sviluppo Economico ha investito molto anche nella ricerca: nel triennio 2006-2008, attraverso gli accordi di programma con Enea, Cnr ed Erse, sono stati finanziati 15 milioni di euro, a cui si aggiungono altri 4 milioni di euro nel 2009. Per il triennio 2009-2011 l’impegno economico prevede un finanziamento per altri 8 milioni di euro.

A tali risorse si affianca il programma “Industria 2015” che pure ha visto l’approvazione di 5 progetti per il fotovoltaico, con uno stanziamento complessivo di 66,7 milioni di euro, dei quali 29,3 milioni erogati dal Ministero dello Sviluppo Economico. Per altri due progetti, che riguardano il solare termodinamico, ossia la produzione di calore sfruttando la componente termica dell’energia solare, sono stati previsti complessivamente 25 milioni di euro, dei quali 9,5 stanziati dallo stesso Ministero.

Staremo a vedere, quindi, come tutti questi buoni propositi ministeriali, asseverati dai dati molto positivi, si tradurranno in futuro nella approvazione del nuovo Conto Energia 2011 e se le ipotesi di drastici tagli, paventate dalle categorie produttive, saranno effettivamente mantenute o se si procederà con una lenta e graduale riduzione delle tariffe incentivanti.

Andrea Marchetti

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