Disastro a Sumatra: le inondazioni che hanno ucciso due bambini sono colpa della deforestazione

Le inondazioni a Sumatra sono conseguenza della deforestazione per fare posto a cltivazioni di palme da olio

Circa 24.000 persone sono state evacuate e due bambini hanno perso la vita a seguito delle inondazioni a Sumatra.

L’isola indonesiana è stata colpita da violente piogge a partire dal 31 dicembre scorso. L’acqua, non drenata dal suolo e straripata dai corsi d’acqua, ha invaso le strade, allagato case e negozi, distrutto diversi edifici e reso inutilizzabili i terreni agricoli.

Le acque continuavano a salire; a casa mia, mi arrivano fino al petto – ha raccontato un residente.

Sebbene questo tipo di eventi siano abbastanza comuni in Indonesia e si verifichino dalle cinque alle otto volte l’anno durante la stagione delle piogge, in questo caso le precipitazioni sono state particolarmente abbondanti e hanno provocato danni molto gravi.

Sappiamo già che l’aumento di questi fenomeni è probabilmente collegato alla crisi climatica, poiché l’aumento delle temperature globali influenza l’andamento delle piogge concentrando le precipitazioni in periodi di tempo sempre più brevi. Inoltre, il consumo di suolo e il disboscamento aggravano ulteriormente le conseguenze delle piogge torrenziali; la cementificazione rallenta infatti il drenaggio dell’acqua, mentre l’assenza di alberi impedisce che l’acqua venga rallentata nel suo scorrere verso i fiumi.

Nel caso delle alluvioni di questi giorni in Indonesia, ad aver contribuito al disastro è senza dubbio proprio la distruzione delle foreste, devastate per fare posto alle coltivazioni di palme da olio e di alberi per la produzione di legname. A quanto pare, nulla riesce a impedire la distruzione delle foreste: gli interessi economici sono evidentemente prioritari rispetto alla sicurezza e alla vita delle persone.

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Fonti di riferimento: RTBF News/FloodList

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