Tu sai qual è la corretta definizione di cambiamento climatico? Il sondaggio che ti lascerà a bocca aperta

Secondo i risultati di un sondaggio lanciati mentre i leader mondiali si riuniscono alla COP28 di Dubai, la maggior parte dei bambini e dei giovani dicono di aver sentito parlare del cambiamento climatico ma solo la metà comprende esattamente cosa sia

Solo il 50% di bambini e ragazzi conosce l’esatta definizione di “cambiamento climatico“. È quanto emerge da un sondaggio globale UNICEF che ha raggiunto più di 55mila persone in 55 differenti Paesi e svolto proprio nei giorni in cui a Dubai è in corso la UN Climate Change Conference, la tanto discussa COP28.

Secondo i risultati, in media l’85% dei giovani fra i 15 e i 24 anni in 55 paesi afferma di aver sentito parlare del cambiamento climatico, ma solo il 50% di loro ha indicato la definizione corretta come riportata dallo United Nations Framework Convention on Climate Change (UNFCCC) quando è stato chiesto di scegliere fra “cambiamenti stagionali del clima che si verificano ogni anno” ed “eventi meteorologici più estremi e un aumento delle temperature medie mondiali derivanti dall’attività umana“.

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La conoscenza del cambiamento climatico fra i giovani è minore nei Paesi a reddito basso e medio basso – i più vulnerabili agli impatti del cambiamento climatico – come Pakistan (19%), Sierra Leone (26%) e Bangladesh (37%).

I giovani sono stati tra i più grandi eroi nel guidare l’azione per affrontare l’impatto dei cambiamenti climatici. Hanno chiesto un’azione per il clima nelle strade o nelle sale riunioni, e dobbiamo fare ancora di più per garantire che tutti i bambini e i giovani comprendano la crisi che incombe sul loro futuro – ha dichiara la Direttrice generale dell’UNICEF Catherine Russell. Alla COP28, i leader devono impegnarsi a garantire che i bambini e i giovani siano istruiti sul problema, presi in considerazione nelle discussioni e coinvolti nelle decisioni che influenzeranno le loro vite per i decenni a venire.

Secondo l’Indice di rischio climatico per i bambini, pubblicato dall’UNICEF nel 2021, i bambini di tutti e tre i Paesi sono classificati come a rischio estremamente elevato per gli impatti dei cambiamenti climatici e del degrado ambientale, che minacciano la loro salute, l’istruzione e la protezione e li espongono a malattie mortali.

©UNICEF/Gallup

cambiamento clima

©UNICEF/Gallup

Il sondaggio globale – che fa seguito all’iniziale Changing Childhood Project del 2021 – oltre al cambiamento climatico, esplora due sfide a lungo termine che influenzano la vita dei bambini e dei giovani: la fiducia nell’informazione e le limitazioni al cambiamento politico in un mondo globalizzato.

cambiamento clima

©UNICEF/Gallup

Per quanto riguarda la fiducia nelle informazioni, i risultati mostrano che il 60% dei giovani intervistati utilizza i social media come fonte primaria di notizie e informazioni, ma solo il 23% ha molta fiducia nelle informazioni presenti su queste piattaforme. Di fatto, i social media sono la fonte di informazione in cui si ha meno fiducia tra tutte le istituzioni coinvolte nel sondaggio.

E alla COP28 cosa si deciderà?

In occasione della COP28 in corso a Dubai, l’UNICEF chiede ai leader mondiali di garantire che le decisioni siano in grado di proteggere l’infanzia, come:

  • valorizzare i bambini nella decisione finale della COP28 e convocare un dialogo tra esperti su bambini e cambiamenti climatici
  • inserire i bambini e l’equità intergenerazionale nel Global Stocktake (GST)
  • includere i bambini e i servizi essenziali resilienti al clima nella decisione finale sull’Obiettivo globale per l’adattamento (GGA)
  • garantire che il Fondo per le perdite e i danni e gli accordi di finanziamento rispondano alle esigenze dei bambini, con i diritti dei bambini integrati nella governance del Fondo e nel processo decisionale.

QUI trovi il rapporto completo.

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