Sarà obbligatorio seguire un corso sulla crisi climatica all’Università di Barcellona per tutti gli studenti, i docenti e lo staff dell’ateneo

All'Università di Barcellona sarà avviato un corso di "crisi ecosociale", obbligatorio per tutti gli studenti. E anche il resto dei professori e dello staff sarà tenuto a formarsi in materia di emergenza climatica globale. Si tratta di una vera e propria rivoluzione green, frutto di una settimana di proteste da parte di giovani attivisti per l'ambiente, che avevano occupato la sede universitaria

Mentre in Italia le questioni ambientali vengono ancora prese fin troppo alla leggera, l’Università di Barcellona ha appena deciso di introdurre un corso obbligatorio riguardante la tutela del Pianeta per l’anno accademico 2024-2025. E non si tratta di una materia prevista esclusivamente sul piano di studi degli studenti. Saranno obbligati a partecipare alle lezioni di “crisi ecosociale” anche i docenti e il resto dello staff universitario (in totale circa 6000 persone).

L’ateneo ha annunciato, infatti che si si impegnerà – nell’arco di 4 anni – a formare i suoi insegnanti e collaboratori nell’ambito dell’emergenza climatica.

La decisione rivoluzionaria è stata presa a seguito delle proteste organizzate dall’organizzazione End Fossil Barcelona. Da circa una settimana, da quando è iniziata la COP27 a Sharm El-Sheikh (che si sta rivelando un grande flop), i giovani attivisti per l’ambiente avevano occupato – con tende e striscioni – la storica sede universitaria chiedendo all’Ateneo un impegno concreto a favore della transizione ecologica.

E grazie alla loro tenacia sono riusciti ad accendere i riflettori sui devastanti effetti dei combustibili fossili sul Pianeta. Così, la loro lotta pacifica – partita dal basso – ha portato ad una grande vittoria.

L’inversione dell’attuale emergenza climatica richiede, prima di tutto, di garantire che i professionisti del futuro abbiano le conoscenze, le attitudini e le competenze necessarie per essere attori della trasformazione sociale nel settore ambientale. – si legge nel comunicato dell’Universitat de Barcelona – In questo senso, le università giocano un ruolo fondamentale. Questo è il motivo per cui l’Ateneo di Barcellona ha assunto l’impegno di utilizzare tutti gli strumenti necessari per garantire l’inserimento di queste conoscenze, attitudini e abilità in tutti i suoi corsi. Un processo equivalente a quello già avviato con l’introduzione della prospettiva di genere nell’istruzione universitaria.

Per scegliere i contenuti del corso l’Ateneo si rivolgerà a un team di accademici ed esperti, alcuni dei quali nominati dagli attivisti per il clima. Fra questi vi saranno docenti di biologia, geodinamica, ecologia ma anche membri dell’IPCC (Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici).

Insomma, l’Università di Barcellona sembra intenzionata a fare sul serio per rendere i suoi studenti e tutto il suo staff più competente e consapevole sulla crisi climatica, le sue conseguenze e le strategie per combatterla. E l’Italia resta a guardare…

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Fonti: End Fossil Barcelona/Universitat de Barcelona

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