No, non ha sempre fatto così caldo a luglio (e i meteorologi Sottocorona e Giuliacci non hanno negato la crisi climatica)

I meteorologi italiani invitano i media a parlare del caldo con più accuratezza, evitando cifre gonfiate e toni troppo allarmistici, ma vengono travisati dai negazionisti del clima. La buona notizia è che l'Europa non sarà investita da un'ondata di calore con temperature di 50°C, la cattiva è che la crisi climatica è reale e le ondate di calore estremo sono destinate a diventare sempre più ricorrenti... Questa no, non è una bufala.

Fa caldo, un caldo insopportabile. Nelle ultime settimane abbiamo già superato un record dietro l’altro. Secondo i dati dell’Organizzazione meteorologica mondiale, giugno ha visto la temperatura media globale più calda mai registrata, che si è protratta fino a luglio. Su alcuni giornali online e sui social, però, i dati vengono riportati con poca accuratezza e un bel po’ di confusione. Qualcuno parla di temperature fino a 50°C su gran parte dell’Europa meridionale.

Per fare un po’ di chiarezza alcuni meteorologi, sono intervenuti invitando il pubblico a prendere con le pinze alcune cifre. In particolare Paolo Sottocorona (volto noto di La7) è finito al centro delle polemiche per aver “E anche oggi non abbiamo raggiunto i 47 gradi” durante le previsioni meteo giornaliere.

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La sua frase, però, come accade spesso di questi tempi è stata travisata e strumentalizzata da chi nega l’esistenza del riscaldamento globale. E a quanto pare i negazionisti del clima sono davvero tanti e non solo nel nostro Paese e ne è la prova l’hashtag #ClimateScam (letteralmente “truffa del clima”) diventato virale negli ultimi mesi.

Per chiarire la sua posizione e prendere le distanze da certe accuse il meteorologo ha poi specificato: Sì, sono un negazionista ma non del cambiamento climatico, bensì del modo in cui vengono comunicati a certe cose con intensità esagerate dando un una situazione sull’Italia, quando riguarda solo alcune zone dell’Italia. Questo lo nego con tutte le mie forze. La crisi del clima è grave. Ma non serve sparare temperature esagerate.

Per Sottocorona il problema riguarda quindi il modo in cui vengono comunicate ed esagerate certe cifre, mettendo in allarme la popolazione.

Dai siti di meteorologia che mettono in giro nomi spaventosi come Caronte e che vivono dei clic delle persone angosciate. – spiega a Repubblica – È da quando sono entrato in Aeronautica, nel 1972, che si parla di istituire un ordine dei meteorologi, ma non si è mai fatto nulla. Perché se io prescrivo una cura medica giustamente mi arrestano, ma nessuno fa nulla di fronte a previsioni meteo così sparate? La mia è una crociata contro le esagerazioni. Può darsi che in qualche località italiana si tocchi un picco per breve tempo. Ma non in modo diffuso, non c’è alcun dato a sostenere una previsione del genere. Almeno non ancora.

Gli fa eco il colonello Mario Giuliacci, che evidenzia come l’uso di una certa terminologia posso generare confusione.

Cosa vuol dire tempesta di caldo? Non vuol dire niente. – commenta ai microfoni del quotodiano Libero – Poi è stata diffusa una bufala. Arrivano i 50 gradi su mezza Europa! Italia, Spagna, Francia. Ma io dico: sarebbe la fine del mondo.

La crisi climatica (purtroppo!) non è una bufala

Ciò significa che possiamo dormire sonni tranquilli? Purtroppo la risposta è no, sarebbe da ingenui o da folli. La crisi climatica continua a galoppare e l’umanità rischia di perderne il controllo. Se non riusciremo ad invertire la rotta, le ondate di calore estremo e la siccità sono destinate a diventare la nuova “normalità”

In Italia abbiamo assistito a una delle ondate di caldo più imponenti della nostra storia meteorologica. – sottolinea il presidente della Società Meteorologica Italiana Luca Mercalli, intervistato da Fanpage –  È qualcosa che rischia di diventare irreversibile per migliaia di anni e quindi condanna tutte le generazioni future ad abitare in un pianeta ostile.

La correlazione fra le ondate di calore e i cambiamenti climatici non sono un’invenzione degli ambientalisti, ahinoi.

Ogni anno registriamo qualche nuovo record, quindi direi che il rapporto tra riscaldamento globale e anomalie termiche è ormai ampiamente provato. – faceva notare Mercalli, nel corso di un’intervista rilasciata ai nostri microfoni qualche mese fa – Intanto, la transizione ecologica dovrebbe essere la cosa più importante del mondo, ma adesso si parla solo di guerra e di armi…

Insomma, va bene non farsi prendere dal panico. Ma non possiamo far finta di non essere nel bel mezzo di una crisi climatica senza precedenti. Negarlo ci porterà ancora prima al punto di non ritorno.

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Fonte: LA7

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