Amianto killer, Fincantieri condannata a risarcire i familiari di un carpentiere morto per l’esposizione sulle navi

Ai familiari più di 600mila euro di risarcimento. Ennesima condanna per aver violato tutte le misure di sicurezza

©photoweges/123rf

Il Tribunale di Ancona ha condannato Fincantieri S.p.A., uno dei più importanti complessi cantieristici, a risarcire il danno provocato ai familiari di un dipendente morto per l’esposizione all’amianto sui cantieri navali in cui lavorava.

Per più di trent’anni, l’operaio aveva lavorato nei cantieri di Ancona dell’azienda, esponendosi ogni giorno all’amianto a bordo delle navi in costruzione. Questo causò alla vittima l’asbestosi, patologia tipicamente correlata alla fibra killer, che ha poi portato allo sviluppo di un grave carcinoma polmonare che lo ha condotto alla morte nel 2017.

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La famiglia si è dunque rivolta all’Osservatorio Nazionale Amianto che ha dapprima ottenuto il riconoscimento da parte dell’INAIL, con la liquidazione della rendita in favore della vedova, e poi ha chiesto alla Fincantieri S.p.A. il risarcimento del danno, percé responsabile della morte dell’operaio.

In corso di causa sono stati sentiti i colleghi di lavoro dell’operaio (i pochi ancora rimasti in vita, perché tutti gli altri sono deceduti per mesotelioma, tumore del polmone, asbestosi e altri cancri) che hanno riferito che l’amianto era stato utilizzato senza restrizioni nel cantiere navale, agli ordini dei dirigenti, e in seguito all’espletamento della perizia medico legale è risultato che la morte fu dovuta proprio all’amianto utilizzato nel cantiere, e al fatto che l’operaio e i suoi colleghi fossero privi delle maschere protettive.

Siamo di fronte all’ennesima condanna a carico di Fincantieri, non si comprendono le ragioni per le quali abbia continuato ad utilizzare amianto, ancora negli anni ’90, prima della messa al bando con la L. 257/92, e che abbia omesso di informare le maestranze che questo minerale fosse un killer, capace di provocare morte, come purtroppo si è verificato perché sono state violate tutte le misure di sicurezza, conclude il legale della famiglia.

QUI trovi la sentenza.

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Fonte: Osservatorio Amianto