Vandali contro il biologico: spruzzano glifosato nelle serre, intossicato un contadino

Hanno irrorato le serre con elevate quantità di glifosato, compromettendo l'attività della fattoria e intossicando un contadino

Tristan e Oriane Arlaud lavorano da oltre dieci anni coltivando frutta e verdura biologiche in Provenza.
Qualche settimana fa hanno raggiunto le loro piante come ogni giorno trovandosi davanti uno spettacolo terribile. Una decina delle loro serre erano state danneggiate, così come le piante di pomodori all’interno.

Non sapendo cosa fosse accaduto alle piante, Tristan ha iniziato a ripulirle e, poco dopo, ha iniziato a sentirsi male.

“Mio marito ha iniziato a pulire i pomodori, per salvare le piante ma senza rendersene conto è entrato in contatto e ha inalato qualcosa che lo ha avvelenato. È finito in ospedale con vomito, diarrea, disturbi alla vista e una totale perdita di energie”, ha raccontato Oriane Arlaud.

Dopo una serie di analisi è emerso che le piante erano state irrorate con un’elevata quantità di glifosato, pesticida il cui utilizzo è bandito dal metodo di coltivazione biologica.

Fortunatamente Arlaud si è ripreso e le loro due bambine di 4 e 5 anni non sono entrate nelle serre in quei giorni, altrimenti le conseguenze sulle piccole sarebbero state probabilmente peggiori.

Come ha spiegato Oriane, però, per un agricoltore biologico avere le serre irrorate di pesticidi è la cosa peggiore perché non gli consente più di lavorare per diverso tempo.

Oltre ad aver perso ben 35mila euro di raccolti, oggi la loro fattoria è inquinata e non è più possibile produrre piante certificate biologiche.

Purtroppo non è la prima volta che la famiglia di agricoltori vengono colpiti da atti di vandalismo simile e, secondo la famiglia si tratta di attacchi mirati per mettere in difficoltà chi ha scelto di coltivare rispettando la natura.

La famiglia ha avviato una raccolta fondi per evitare di dover chiudere la propria attività e ha ovviamente denunciato il vile gesto. Non sarà facile individuare i colpevoli, che rischiano fino a cinque anni di carcere per “distruzione e danneggiamento con mezzi pericolosi”.

Fonti di riferimento: France TV Info/France3

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