Il TTIP è fallito, l’Europa non accetta le richieste degli Usa

Il TTIP è fallito, l’Europa non vuole diventare schiava delle richieste degli Stati Uniti. Il Trattato commerciale per il libero commercio tra Ue e Usa avrebbe favorito soltanto gli Stati Uniti e l’Europa non ci sta.

Il TTIP è fallito, l’Europa non vuole diventare schiava delle richieste degli Stati Uniti. Il Trattato commerciale per il libero commercio tra Ue e Usa avrebbe favorito soltanto gli Stati Uniti e l’Europa non ci sta.

All’inizio dell’estate la Francia aveva reso noto che i negoziati per il TTIP si stavano ormai prolungando in modo eccessivo senza trovare un accordo e ora ecco la parola della Germania, che ormai dichiara il fallimento delle trattative.

Abbiamo sperato a lungo che l’accordo non andasse in porto e ora, anche se bisognerà continuare a tenere gli occhi aperti, sappiamo che l’Europa preferisce rinunciare all’accordo di libero scambio commerciale con gli Usa.

In merito al TTIP i timori espressi dai cittadini erano molti, dall’invasione di prodotti OGM all’arrivo di carne proveniente da allevamenti Usa dove l’impiego di antibiotici è massiccio, superiore a quanto avviene in UE.

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A mettere la parola fine ai negoziati sul TTIP è arrivata la dichiarazione del vice cancelliere tedesco e ministro dell’Economia Sigmar Gabriel che in un’intervista alla rete ZDF ha detto:

“I negoziati sul TTIP sono di fatto falliti perché noi europei non possiamo accettare supinamente le richiesta americane”.

Secondo Monica Di Sisto, portavoce della Campagna Stop TTIP Italia, dobbiamo comunque tenere gli occhi aperti.

Dire che il TTIP è morto potrebbe essere una tattica negoziale?

“Se Sigmar Gabriel sottolinea ciò che da anni hanno sostenuto Stop TTIP Italia e le altre campagne europee, questo non significa che non possa trattarsi di tattica negoziale. Capiremo cosa accade al Consiglio Europeo di Bratislava di settembre dove, tra l’altro, si parlerà anche del preoccupante Accordo con il Canada, il CETA, già approvato ma che grazie alle pressioni dal basso abbiamo ottenuto che venga ratificato anche dai Parlamenti nazionali, senza esautorare i nostri Parlamentari da una decisione così importante per l’economia del nostro Paese. Da Bratislava dovrà uscire un secco stop al TTIP e al CETA, come richiesto dalla maggioranza dei cittadini europei” – ha spiegato Monica Di Sisto.

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Secondo Stop TTIP Italia si tratta comunque al momento di una buona notizia a cui finalmente giungiamo grazie all’impegno di tanti cittadini che da anni si oppongono al TTIP e fanno sentire la propria voce contro questo accordo.

In ogni caso purtroppo le politiche commerciali europei ad oggi sono ancora molto basate sulla spinta verso la liberalizzazione dei mercati e l’austerità, e troppo poco verso un processo realmente rispettoso delle persone e dell’ambiente.

L’Europa non si piega agli Stati Uniti, almeno per il momento. C’è chi canta già vittoria ma forse sarebbe bene attendere le prossime settimane per comprendere se davvero non ci potrà essere un rilancio degli accordi con nuove proposte.

Marta Albè

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