Abolizione pesticidi in agricoltura: la Svizzera si prepara a votare storico referendum, primo al mondo

La Svizzera vota l'abolizione dei pesticidi chimici dall'agricoltura. Si tratta del primo paese che compie un passo del genere

La Svizzera si prepara a votare sull’abolizione dei pesticidi chimici dall’agricoltura nazionale in un clima più che mai diviso fra interessi economici e salvaguardia dell’ambiente. Si tratta del primo paese che compie un passo del genere.

L’iniziativa popolare Per una Svizzera senza pesticidi sintetici ha chiesto e ottenuto l’approvazione di un referendum che chiede l’abolizione definitiva dei pesticidi sintetici in agricoltura (e non solo) nell’arco dei prossimi dieci anni. La decisione riguarderebbe non solo i prodotti coltivati sul territorio nazionale, ma anche la cura di aree verdi e giardini e la protezione di infrastrutture all’aperto (come, ad esempio, i binari ferroviari). Inoltre, non sarà più consentita neanche l’importazione di prodotti agricoli coltivati con prodotti chimici.

Se il Sì passasse, la Svizzera sarebbe il primo paese al mondo a mettere completamente al bando l’uso dei pesticidi sintetici. Un ottimo risultato per un paese già virtuoso: attualmente, infatti, già la metà delle aziende agricole svizzere rinuncia ai pesticidi sintetici in favore di un’agricoltura più sostenibile. L’appuntamento alle urne per il prossimo 13 giugno.

La popolazione e l’opinione pubblica si ritrovano divise su questo tema dal grande impatto sull’ambiente e sulla difesa della biodiversità. Secondo un sondaggio condotto dall’emittente televisiva SSR, il 55% degli elvetici è disposto a votare all’abolizione dei pesticidi chimici dall’agricoltura. Di questi, la maggior parte (ben 65% dei partecipanti) vive in città, mentre solo il 41% dalle campagne.

Il comitato d’iniziativa sostiene: I pesticidi sintetici sono sostanze chimiche molto tossiche che contaminano i fiumi, l’acqua potabile e le derrate alimentari e sono nocive per la salute. La procedura per la loro omologazione in Svizzera sarebbe troppo lassista e causerebbe la contaminazione dell’acqua potabile. Lo scopo dell’iniziativa è liberare la Svizzera da questi veleni.

(Leggi: Bayer, respinto il ricorso sui pesticidi neonicotinoidi: la Corte di giustizia europea salva le api)

Sul fronte del No schierati Parlamento e Governo, che teme un aumento di prezzi di produzione e una difficoltà nell’approvvigionamento dei prodotti. La Svizzera, infatti, importa dall’estero più del 60% dei prodotti agricoli consumati annualmente sul territorio nazionale e vietare le importazioni di prodotti coltivati con pesticidi sintetici minerebbe enormemente la stabilità economica del paese.

Per il Consiglio federale e il Parlamento il divieto richiesto è eccessivo: Esso limiterebbe l’approvvigionamento di derrate alimentari svizzere e la scelta di derrate alimentari importate. Nell’ambito della produzione le norme igieniche sarebbero più difficili da rispettare. Il divieto violerebbe inoltre accordi commerciali internazionali.

Fonte: Portale del Governo Svizzero

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