Perché gli agricoltori dovrebbero sostituire i fertilizzanti azotati con il compost (soprattutto se ora che scarseggiano)

Le emissioni di gas serra sono inferiori quando vengono utilizzati fertilizzanti di natura biologica in sostituzione a fertilizzanti azotati

La mitigazione del cambiamento climatico passa anche dal miglioramento del suolo e dal cambio di fertilizzanti usati nell’agricoltura.

Le emissioni di gas serra risultano essere inferiori quando fertilizzanti di natura biologica come il compost sostituiscono quelli azotati, ampiamente utilizzati durante i periodi di gelo e disgelo primaverili tipici delle regioni temperate fredde.  È il caso del Canada, dove tali fenomeni causano importanti produzioni di anidride carbonica, metano e protossido di azoto che acuiscono il fenomeno della crisi climatica.

Il nuovo studio dell’Università di Watwerloo conferma la minore produzione di questi gas quando invece di fertilizzanti azotati si utilizzano quelli di natura biologica come il compost.

La premessa del nostro studio è che i residui a base biologica, che sono generati come sottoprodotto naturale della nostra vita e della nostra economia, hanno il potenziale per ridurre il riscaldamento globale grazie al nostro ciclo di gelo-disgelo primaverile altamente variabile, in Canada e nelle zone temperate mondo, ha dichiarato Emmanuel Badewa, dottorando della School of Environment, Resources and Sustainability (SERS) di Waterloo.

Il compost, come sappiamo, è un fertilizzante ottenuto dal compostaggio dei organici (umido) e può essere sia casalingo che prodotto da appositi impianti aerobici o anaerobici. Solitamente viene impiegato come fertilizzante o come substrato di coltivazione.

Il team di ricerca della Watwrloo e della McGill University ha raccolto campioni di gas serra nell’Ontario, in Canada selezionando le tre fasi transitorie di gelo e disgelo: impregnato d’acqua, umido e secco.

L’obiettivo dello studio era infatti quello di determinare l’impatto dei residui a base biologica rispetto ai fertilizzanti azotati sulle emissioni di gas serra durante gli eventi di gelo e disgelo. Dai risultati della ricerca è emerso che il suolo modificato con fertilizzanti di natura biologica può aumentare o ridurre i flussi di gas serra durante i periodi di gelo e disgelo primaverili a seconda della fonte e del metodo di produzione del fertilizzante.

Un incentivo dunque che gli agricoltori dovrebbero tener conto, a maggior ragione ora che si assiste a una carenza di fertilizzanti azotati come ha sottolineato anche Maren Oelbermann, coautrice di Waterloo:

Il valore dei residui a base biologica è migliore che mai per gli agricoltori ora che ci sono gravi carenze di fertilizzanti a livello globale […] Poiché il Canada fa passi verso un futuro a rifiuti zero e mira a migliorare la bioeconomia circolare, c’è l’opportunità di utilizzare i rifiuti organici riciclati dalle discariche come alternativa sostenibile per gli agricoltori per aumentare i loro prodotti”, ha affermato Badewa.

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Fonte: Frontiers in Environmental Science

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