Marzemino ecologico: a Isera la viticoltura verde è un must.

A Isera, provincia di Trento, il vino Marzemino si produce seguendo dei parametri ambientali rivolti all'ecosostenibilità. Comune e cantina sociale, infatti stanno promuovendo tecniche di viticoltura ecocompatibili, orientate al risparmio energetico e alla biodiversità.

A Isera, provincia di Trento, il vino Marzemino si produce seguendo dei parametri ambientali rivolti all’ecosostenibilità. Comune e cantina sociale, infatti stanno promuovendo tecniche di viticoltura ecocompatibili, orientate al e alla biodiversità. Attraverso moderne tecnologie e l’applicazione di competenze scientifiche, le vigne rendono di più e meglio, con ottimi risultati sul piano della qualità.

Questo nuovo orientamento – una risposta alle difficoltà legate alla crisi economica che ha colpito un po’ tutti i settori produttivi, vino compreso – trova radici in una già consolidata esperienza nell’energia rinnovabile. Il tratto autostradale all’altezza di Isera, ad esempio, ha una barriera anti-rumore fotovoltaica di circa 1 km completamente ricoperta da pannelli solari, una sorta di centrale energetica a zero emissioni, mentre ad Isera è in funzione un impianto a basso impatto ambientale per la generazione di energia mediante idrogeno.

Il comune ha deciso di difendere uno dei prodotti principe della zona, il marzemino. Così, è partita una controffensiva che rispetta l’ambiente e fa risparmiare denaro. Decisione, largamente promossa dal primo cittadino di Isera, la Dott.sa Enrica Rigotti che guarda alla via del rinnovabile con determinazione.

Risparmio idrico ed energetico sono i due punti saldi del nuovo approccio viticolo, cui si aggiungono: il recupero dei residui, la vecchia tecnica della rotazione (ovvero colture intercalari che arricchiscono il suolo) e la viticoltura di precisione.

Quest’ultima consiste nell’individuare le zone a maggior rendimento, grazie all’ausilio di analisi e fotografie, distinguendole da quelle meno produttive. In tal modo, ha sottolineato Andrea Lonardi, Responsabile Coordinamento viticolo del Gruppo Italiano Vini, è possibile applicare interventi mirati su aree distinte, uno tra tutti la concimazione del suolo ove necessario.

Dalla viticoltura ecocompatibile trentina, al vino carbon free della Salcheto in Toscana (ampiamente trattato in un recente approfondimento), le nostre cantine stanno dimostrando una particolare sensibilità ecologista. In collaborazione con l’Università di Siena, la cantina Salcheto ha infatti stimato le emissioni di CO2 di una bottiglia di vino da 0,75 litri. L’obiettivo è un completo abbattimento delle emissioni, che include attività e innovazioni all’interno di un piano d’azione molto più ampio.

Programmi di neutralizzazione della CO2, calcolo e riduzione delle emissioni nella fase di confezionamento e commercializzazione, fonti rinnovabili ed efficienza energetica. Sono queste le parole d’ordine della Salcheto che, in comune con Isera, considera sacro il legame vino-ambiente.

Con l’eccellenza di progetti come questi Trentino e Toscana proseguono la loro corsa verso la sostenibilità del territorio, fatta di bio-edilizia, educazione ambientale e riduzione dei rifiuti. Se la Provincia di Siena si è data come obiettivo di diventare il primo territorio Carbon Free al mondo entro il 2015, in Trentino sono tante le iniziative che stanno eleggendo la regione a leader della sostenibilità.

La promozione e costruzione di case in legno che dicono addio al cemento, gli eco-alberghi progettati nel pieno rispetto dell’ambiente e le certificazioni edilizie Casa Clima.

Così come il settore edile, anche le nostre cantine hanno delle direttive europee da seguire, non ultimo il controllo delle emissioni. Ecco perché anche al Vinitaly 2011, si è parlato di “Eco-sostenibilità e vantaggio competitivo nelle imprese vinicole”. E se il Marzemino sta rispondendo con successo alla sfida ambientale, così come il Sangiovese di Montepulciano, ora aspettiamo che anche le altre etichette si tingano di verde.

Serena Bianchi

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