Agrumi italiani a rischio fitopatie: ecco cosa minaccia i nostri limoni, arance e mandarini

Gli agrumi italiani sono attualmente minacciati da malattie importate dall'estero, come la CBS (Citrus black spot). Confagricoltura ha lanciato l'allarme anche a Bruxelles, chiedendo maggiori controlli e misure di sicurezza per salvare la produzione del nostro Paese

Gli agrumi italiani stanno affrontando una seria minaccia che potrebbe mettere a rischio la produzione. A lanciare l’allarme è Confagricoltura, l’organizzazione degli imprenditori agricoli, che spiega qual è il problema.

Si tratta di una malattia che arriva dall’estero. Nel solo periodo da gennaio ad agosto di quest’anno, ben 33 casi di  CBS (Citrus Black Spot), la famigerata macchia nera degli agrumi, sono stati rilevati su frutti provenienti dal Sudafrica. Questa malattia, causata da un fungo, porta alla formazione di macchie scure sulla buccia degli agrumi, rendendoli invendibili.

Ciò che preoccupa è che tale fitopatia degli agrumi potrebbe estendersi anche alla frutta italiana.

Come ha dichiarato Giosuè Arcoria, presidente della Federazione nazionale Agrumi di Confagricoltura:

Se i nostri agrumi dovessero essere colpiti da questa fitopatia, l’intero comparto agrumicolo italiano sarebbe in serio pericolo. Dopo i nostri sforzi per contenere il Citrus tristeza virus (CTV), rischiamo di vederli vanificati dall’ingresso della CBS o da altre malattie simili.

Gli agrumi italiani hanno già dovuto affrontare il virus della tristezza degli agrumi, originario del Sud-Est asiatico e diffusosi a macchia d’olio in tutto il mondo. Negli ultimi 10 anni questo virus ha attaccato milioni di alberi portandoli a seccare e a morire.

Ora questa nuova minaccia richiede azioni immediate ed efficaci per proteggere il settore agrumicolo italiano e Confagricoltura ha chiesto anche l’intervento di Bruxelles. Arcoria insiste sulla necessità di stabilire un limite per le intercettazioni, al di là del quale le importazioni devono essere bloccate. La CBS infatti, oltre a essere altamente contagiosa, sembra sfuggire a qualsiasi misura di controllo.

Ma non è tutto, oltre alla macchia nera degli agrumi, ulteriori controlli su mandarini e pompelmi provenienti dal Sud Africa e da Israele, hanno segnalato la presenza della Falsa Cydia, falena del coccodrillo degli agrumi.

Nell’Unione Europea, sono coltivati poco più di 500.000 ettari di agrumi. L’Italia, con i suoi 140.000 ettari di coltivazione, produce circa 3 milioni di tonnellate di agrumi, con un valore di 1,5 miliardi di euro. Questo la colloca come il secondo maggior produttore europeo, subito dopo la Spagna, e il tredicesimo a livello mondiale. Le esportazioni di agrumi italiani ammontano a 250 milioni di euro.

Insomma, sarebbe davvero un bel problema se malattie provenienti dall’estero riuscissero ad attaccare le coltivazioni italiane, creando danni produttivi notevoli e crisi del settore.

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Fonte: Confagricoltura

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