È ufficiale! Dopo il lockdown l’acqua dei nostri mari è più limpida e trasparente

Il fermo delle attività umane durante il lockdown ha determinato una maggiore trasparenza delle acque, verificata attraverso analisi straordinarie

Durante e dopo il lockdown i nostri splendidi mari sono diventati più limpidi e più puliti.

La maggiore trasparenza delle acque è stata rilevata dal Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (SNPA) e dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, nell’ambito di un monitoraggio straordinario effettuato su richiesta del Ministero dell’Ambiente.

La campagna di analisi, iniziata lo scorso aprile, ha consentito di prelevare campioni delle acque in 457 stazioni lungo tutte le nostre coste; i risultati sono stati poi confrontati con quelli degli anni precedenti, per indagare sugli eventuali effetti del lockdown sullo stato dei mari.

I risultati hanno confermato ciò molti di noi avevano già potuto osservare con i propri occhi: il mare è più limpido rispetto alla media.

In alcune aree della Liguria di Ponente, la visibilità è aumentata di ben cinque metri, passando dai 10 registrati normalmente, ai 15 raggiunti durante il lockdown. La stessa cosa è avvenuta in diverse località del Lazio.

Analizzando le acque è emersa una minore quantità di composti dell’azoto e del fosforo riversati in mare, sostanze che derivano dalle nostre attività e che vanno ad alterare le condizioni delle acque costiere in modo significativo.

“Lo scopo di questa indagine straordinaria era proprio quello di conoscere lo stato di salute dei nostri mari a ridosso del lockdown per avere evidenza scientifica di quello che già i nostri occhi potevano verificare, ovvero mari più limpido e un ambiente più pulito.
Oggi questi dati ci danno conferma di tutto questo. Il nostro impegno ora è fare sì che questi standard di qualità siano mantenuti nella costruzione di una nuova normalità green”, ha spiegato il Ministro Sergio Costa.

Sebbene il merito della maggior trasparenza delle acque non sia attribuibile solo al fermo delle attività produttive ma anche ad altri fattori meteo-climatici, come la diminuzione delle piogge, questo monitoraggio straordinario dimostra che possiamo fare molto per tutelare i nostri mari e godere così di un ambiente più pulito e più sano.

Fonte di riferimento: Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente

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