Plastic tax e sugar tax: il Governo pensa di sospenderle a causa dell’emergenza coronavirus

Plastic tax e sugar tax, in vigore da agosto e ottobre 2020, potrebbero essere momentaneamente sospese a causa dell'emergenza coronavirus

L’entrata in vigore della plastic tax e della sugar tax potrebbero slittare a data da destinarsi a causa del coronavirus. La tassa sulla plastica oggi sarebbe stata più che mai utile visto che proprio l’epidemia ha portato a un forte incremento dell’usa e getta e dei rifiuti in plastica, dai guanti ai flaconi di disinfettante.

Non è ancora certo ma la possibilità di una sospensione, già in discussione prima del Cura Italia, sembra che possa trovare posto nel nuovo decreto “Aprile”, su cui il Governo sta lavorando in queste ore.

Secondo alcune indiscrezioni, il prossimo decreto legge potrebbe sospendere plastic e sugar tax per il 2020 per dare più respiro alle imprese colpite dal diffondersi del Covid-19. L’entrata in vigore dei due provvedimenti era attesa rispettivamente per luglio e ottobre ma probabilmente così non sarà.

Oggi più che mai la plastic tax ci avrebbe permesso di gestire i “nuovi rifiuti” che, nella migliore delle ipotesi, finiscono nel secchio dell’indifferenziato immediatamente dopo l’uso, nella peggiore vengono gettati per le strade.

Secondo Greenpeace si tratta di un un invito a continuare a inquinare, aiutando solo chi fa profitti a scapito del Pianeta e non i lavoratori.

“La plastic tax poteva essere un’importante occasione per riconvertire, in modo più sostenibile, un settore produttivo i cui impatti ambientali sono sotto gli occhi di tutti. Approfittare delle crisi per sospendere provvedimenti nei confronti dell’industria della plastica è la prova che questo sistema è marcio. Il nostro Pianeta, e in particolare il nostro mare, è malato anche per l’inquinamento da plastica e la pandemia che viviamo ci insegna che non c’è più tempo da perdere. La produzione di plastica, infatti, quadruplicherà i volumi attuali entro il 2050 e sarà responsabile del 20 per cento del consumo mondiale di combustibili fossili, aggravando ulteriormente l’emergenza ambientale e climatica del Pianeta” ha detto Giuseppe Ungherese, responsabile della campagna inquinamento.

Secondo Greenpeace l’unica possibilità concreta per fermare l’inquinamento da plastica è ridurre subito la produzione, a partire da quella frazione spesso inutile e superflua rappresentata dall’usa e getta, su cui si applicherebbe proprio la plastic tax.

Plastic tax a luglio? 

Questa tassa, pari a 0,45 euro per chilogrammo di materia plastica, doveva essere ufficializzata dopo la pubblicazione del provvedimento del direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, in Gazzetta Ufficiale entro il mese di maggio 2020. Così facendo, avrebbe avuto effetto decorrenza dal primo giorno del secondo mese successivo alla data di pubblicazione del provvedimento, quindi da luglio.

Essa si applica a una serie di prodotti in plastica monouso, definiti dal legislatore come “manufatti con singolo impiego” (MACSI) ossia quelli “destinati ad avere funzione di contenimento, protezione, manipolazione o consegna di merci o di prodotti alimentari”. La relazione illustrativa al disegno di legge di bilancio offre anche una serie esempi di tali prodotti, tra cui:

  • nel settore alimentare la plastic tax riguarda“le bottiglie, le buste e le vaschette per alimenti in polietilene, i contenitori in tetrapak utilizzati per diversi prodotti alimentari liquidi (latte, bibite, vini, etc)”,
  • contenitori per detersivi realizzati in materiali plastici [nonché ai] manufatti utilizzati per la protezione o per la consegna delle merci quali elettrodomestici, apparecchiature informatiche, etc., [applicandosi, tra l’altro, a] gli imballaggi in polistirolo espanso, i rotoli in plastica pluriball e le pellicole e film in plastica estensibili.

Sugar tax a ottobre?

Per quanto riguarda la sugar tax, essa avrebbe dovuto applicarsi alle bevande edulcorate. L’imposta sarebbe stata applicata secondo due distinte misure: euro 10,00 per ettolitro, per i prodotti finiti; euro 0,25 per kg per i prodotti predisposti ad essere utilizzati previa diluizione.

L’effettiva entrata in vigore della nuova imposta è subordinata alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale di un apposito decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, atteso in questo caso entro il mese di agosto 2020. Il decreto avrebbe dovuto stabilire le modalità di applicazione del tributo e la nuova tassa sarebbe stata applicata anch’essa a partire dal primo giorno del secondo mese successivo alla pubblicazione del suddetto decreto ministeriale, quindi a ottobre.

Non si sa ancora se verranno sospese ma al momento le indicazioni sembrano andare tutte in quella direzione

Fonti di riferimento: Altalex

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