Confermata la Plastic tax ma solo sui prodotti monouso

Confermata la Plastic tax ma solo sui prodotti monouso come bottiglie, buste dell'insalata, vaschette per il cibo, tappi, tetrapak e la lista continua.

Si era già parlato della plastic tax sugli imballaggi e contenitori in plastica e il governo nel frattempo ha apportato nuove modifiche alla manovra confermando la plastic tax sui prodotti monouso.

Rimane quindi l’imposta da un euro al chilo su imballaggi e contenitori monouso come bottiglie, buste dell’insalata, vaschette per il cibo, tappi, tetrapak, contenitori dei detersivi, polistirolo ed etichette. La manovra non colpisce invece siringhe, taniche e contenitori per conservare il cibo.

L’imposta dovrà essere pagata al momento della produzione e dell’importazione in Italia, non vale per le plastiche esportate dal fabbricante.

Lo scopo dell’imposta sulla plastica è disincentivare i prodotti monouso promuovendo materie eco-compatibili, come dichiarato dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri durante un incontro organizzato dal Messaggero:

“L’imposta sulla plastica ha lo scopo di disincentivare i prodotti monouso e promuovere materie compostabili ed eco-compatibili. Non è un’imposta generalizzata sulla plastica, materiale di cui difficilmente riusciremo a fare a meno, ma ha l’obiettivo di limitare l’impiego di oggetti che usi una volta e rimangono nell’ambiente per centinaia di anni”.

Previsto anche un incentivo per i processi produttivi che sostengono la riconversione verso la produzione di bioplastiche o plastiche compostabili. E non verranno toccati da tasse la plastica compostabile, riciclabile e biodegradabile.

Confermata d’altra parte la sugar tax per fabbricante, importatore e acquirente di bevande zuccherate, fissata in 10 euro per ettolitro di prodotti finiti. L’eventuale sanzione per chi non versa l’imposta potrebbe arrivare fino a 10 volte il suo importo.

La plastic tax ha suscitato polemiche da parte di Matteo Renzi che su Facebook dichiara di voler lavorare per “eliminare le tasse su auto aziendali plastica e zucchero“.

Lorenzo Fioramonti le ha invece definite “misure di civiltà“:

“Le tasse sulle bevande zuccherine e sulla plastica non si toccano. Sono misure di civiltà, introdotte in tutte le economie avanzate, che aiutano a ridurre i consumi dannosi, orientare le scelte dei consumatori, innovare la produzione industriale e diminuire le tasse sul lavoro. Cioè contribuiscono a migliorare la qualità della vita, di tutti.”

Su Change.org nel frattempo è stata lanciata una petizione a favore della tassa sulla plastica da Fabio Roggiolani di Ecofuturo, che la definisce pesante solo per i consumatori disattenti:

“Questa tassa peserà solo sui consumatori disattenti e insegnerà loro a non consumare usa e getta che danneggia il pianeta e l’economia familiare.”

Perché se è vero che la plastica può essere utile se ben usata, oggi è “un mostro che infesta tutta la natura a causa dell’abuso che se ne è fatto“, e il suo impiego va quindi regolamentato.

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Laura De Rosa

 

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