Ecco come la volpe nana è stata salvata dall’estinzione

È la più piccola specie di volpe degli Stati Uniti, e ha rischiato seriamente di estinguersi. Ma oggi sta tornando ad una nuova vita nel suo habitat naturale, nelle Channel Island, in California. A metà degli anni '90, il numero di queste piccole creature era sceso da svariate migliaia a poco più di una decina. Ormai ad un passo dall'estinzione, la specie fu considerata “in pericolo critico”. Per fortuna, la sorte di questa volpe nana è mutata

È la più piccola specie di volpe degli Stati Uniti, e ha rischiato seriamente di estinguersi. Ma oggi sta tornando ad una nuova vita nel suo habitat naturale, nelle Channel Island, in California. A metà degli anni ’90, il numero di queste piccole creature era sceso da svariate migliaia a poco più di una decina. Ormai ad un passo dall’estinzione, la specie fu considerata “in pericolo critico”. Per fortuna, la sorte di questa volpe nana è mutata.

Merito di una serie ‘fortunata’ di eventi, definita dai biologi “una tempesta perfetta di eventi”, che potrebbe far sì che la triste storia delle volpi californiane possa concludersi con un lieto fine. Ancora una volta era stata la mano pesante dell’uomo ad aver dato avvio al rapidissimo declino delle volpi, negli anni ’90.

Le aquile, il simbolo degli States, erano comuni lungo le isole abitate dalle volpi ma la loro alimentazione era per lo più a base di pesce. Le volpi a loro volta si cibavano di insetti, uccelli e altri mammiferi terrestri. Ma l’esposizione a vari insetticidi, tra cui il DDT ormai vietato, ha contaminato gli ‘alimenti’ di cui si nutrivano le aquile, spingendole a cacciare le piccole volpi. Dure leggi naturali, che hanno alle spalle però l’incuria umana.

La diminuzione della popolazione di volpi fu sbalorditiva. Ad esempio, gli esemplari di Santa Rosa Island, passarono da 1.500 nel 1994 a 15 nel 2000. Le altri cinque sottospecie se la cavarono più o meno allo stesso modo. Nel 2004, le volpi furono aggiunte nella lista delle specie in pericolo negli Usa.

volpe nana2

Grazie all’intervento dei funzionari del National Park Service and Nature Conservancy, è stato avviato un piano per evitare l’estinzione della volpe. Le aquile furono portate sulla terraferma, in aree dove avrebbero potuto cacciare liberamente e cibarsi senza mettere a rischio l’estinzione delle volpi. Nel frattempo, furono istituiti diversi programmi di riproduzione in cattività per aumentare le popolazioni di volpi insulari.

Con la minaccia ‘naturale’ spostata, le volpi hanno così riconquistato la loro posizione, ma nessuno avrebbe potuto immaginare un recupero così veloce. Incredibilmente, dopo aver toccato un minimo di 15, ora gli esemplari di Santa Rosa Island sono 600. Anche le altre isole stanno assistendo a velocissimi recuperi, con 500 volpi a San Miguel Island e 1.300 a Santa Cruz.

Un lieto fine inatteso, grazie ai volontari che hanno saputo ristabilire l’equilibrio naturale messo a rischio dall’uomo.

Francesca Mancuso

Credits Images: Nps

LEGGI anche:

10 specie animali a rischio di estinzione

Biodiversità: le specie animali in via d’estinzione da vedere prima che scompaiano

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook