Lo street artist che ha trasformato il più antico carcere della Spagna

Pejac ha lavorato per 11 giorni al progetto Gold Mine con l’aiuto dei detenuti del carcere El Dueso, in Spagna

Libertà, resilienza e resistenza: nel carcere El Dueso di Santander, il più antico della Spagna, lo street artist iberico Pejac, al secolo Silvestre Santiago, ha impresso ancora una volta la sua inconfondibile impronta, lanciando un messaggio importante attraverso una nuova serie di murales.

Situato all’ingresso di quella che tra l’altro è la città natale dell’artista, affacciato sul Mar Cantabrico e circondato da paludi, il Centro penitenziario di El Dueso, costruito all’inizio del XX secolo sui resti di un vecchio forte di Napoleone, è stato così lo scenario di una nuova originale visione di Pejac.

Deciso a trasmettere i suoi punti di vista e installare le sue opere d’arte nei luoghi più particolari, dal campo profughi di Al-Azraq nei deserti del nord della Giordania alle fabbriche abbandonate in Croazia, Pejac ha lavorato per 11 giorni al progetto Gold Mine con l’aiuto dei detenuti, tra le mura della prigione, i suoi cortili e i suoi corridoi.

Il progetto comprende tre murales, che nel loro insieme rappresentano il valore della condizione umana, la resistenza alle avversità, la necessità di creare e il desiderio di lasciare un segno.

“Una prigione in sé è un luogo avvolto in una dura realtà e, allo stesso tempo, sento che ha una grande carica surrealista, è come se fosse necessario solo grattare un po’ sulle sue pareti per scoprire la poesia nascosta all’interno”, dice Pejac.

I muralesThe shape of days

“Questo murale parla della perseveranza come una delle virtù più preziose da coltivare tra le mura di El Dueso. Con l’aiuto dei detenuti, ho dipinto gli iconici segni di hash originariamente disegnati sulle pareti delle celle per tenere traccia dei giorni all’interno. Ne abbiamo dipinti migliaia, giocando con le forme e sovrapponendole per creare volumi che rappresentassero la forma di un immenso albero in grado di contenere il passare del tempo e della speranza.

Ogni giorno in più è un giorno che ti avvicina alla libertà e al bosco di lecci oltre le mura di questa prigione”.

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“Per questo pezzo, ho usato sul tabellone del campo da basket del cortile della prigione, una vera foglia d’oro 22 carati. L’illusorio effetto visivo del trompe l’oeil ha fatto il resto: a volte l’oro non brilla. Mi piace l’idea di trasformare un oggetto quotidiano in un oggetto di lusso in modo che i detenuti possano usarlo e giocare quotidianamente. Insomma creare lusso alla portata di tutti”.

pejac el dueso 1Hollow Walls

“Quando ho visto per la prima volta questo corridoio con solo fili cementati e spinati, ho sentito la necessità di aggiungere un elemento poetico che simboleggia la fine della sofferenza, l’alleggerimento della pressione che tutti questi muri esercitano sulla mente di un individuo”.

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