Puglia: approvato un provvedimento regionale per tagliare le emissioni di benzo(a)pirene

La Regione Puglia (che come abbiamo visto in diverse occasioni è all’avanguardia nella difesa dell’ambiente), ha approvato un provvedimento per tagliare e tenere sotto controllo le emissioni nocive di benzo(a)pirene.

La Regione Puglia (che come abbiamo visto in diverse occasioni è all’avanguardia nella difesa dell’ambiente), ha approvato un provvedimento per tagliare e tenere sotto controllo le emissioni nocive di benzo(a)pirene.

Una decisione che, fissando il limite massimo di un nanogrammo al metro cubo, cerca di tutelare la salute dei cittadini e il rispetto dell’ambiente, facendo dei grandi passi in avanti rispetto al governo centrale.

Il disegno di legge, presentato da Lorenzo Nicastro, Assessore alla Qualità dell’ambiente, è – come si legge in un comunicato diffuso dalla Regione – “finalizzato ad assicurare alla popolazione pugliese più elevati livelli di tutela della salute e della salubrità dell’ambiente, attraverso azioni di contenimento dei valori di concentrazione in aria ambiente del benzo(a)pirene, pericoloso inquinante, appartenente alla famiglia degli idrocarburi policiclici aromatici (IPA), altamente nocivo per la salute umana”.

Alla fine, tutto il consiglio regionale della Puglia ha votato per fermare le pericolose emissioni di benzo(a)pirene, che sono alla base di gravi danni alla salute dei cittadini. Secondo gli ultimi studi effettuati sul campo infatti, questa sostanza risulta oggi come una delle più cancerogene, soprattutto se disciolta nell’acqua.

Il nuovo obiettivo quindi è prendere “tutte le misure necessarie ad intervenire sulle principali sorgenti emissive, in modo da contrastare efficacemente i fenomeni di inquinamento sanitario ed ambientale prodotti da tal inquinante. Senza dover attendere il termine del 31 dicembre 2012, previsto dal legislatore nazionale”.

E come ha affermato lo stesso Nicastro, speriamo che anche il parlamento italiano voglia “rivedere la propria posizione, ripristinando termini più cogenti per il rispetto dei valori di legge”.

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