Anse aux Meadows: il suggestivo villaggio vichingo da visitare almeno una volta nella vita

L'Anse aux Meadows è un antico villaggio vichingo che dal 1978 è Patrimonio Unesco. Si trova nella parte settentrionale dell’isola di Terranova, in Canada ed è stato scoperto da un esploratore.

L’Anse aux Meadows è un antico villaggio vichingo che dal 1978 è Patrimonio Unesco. Si trova nella parte settentrionale dell’isola di Terranova, in Canada ed è stato scoperto da un esploratore.

Sulla falsariga dell’America, anche l’Anse aux Meadows si è spalancato davanti agli occhi di un esploratore, Helge Ingstad e della moglie archeologa Anne Stine Ingstad che intorno agli anni Sessanta, si sono ritrovati davanti ai resti di un antico villaggio vichingo.

Secondo molti scienziati, infatti, sarebbe il leggendario Vinland, l’insediamento creato da Leif Ericsson intorno all’anno mille. Ad oggi rimane l’unico villaggio vichingo accreditato al di fuori della Groelandia, anche se di recente si è parlato di una cosa simile a Point Rosee, una stretta penisola all’estremo sud dell’isola di Terranova, in Canada.

Dopo una ricerca archeologica durata anni, sono stati portati alla luce reperti della civiltà vichinga: resti di abitazioni ma anche oggetti e utensili che risalirebbero a oltre 4 secoli prima dei viaggi di Cristoforo Colombo, ospitando anche delle antiche costruzioni europee.

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Secondo i groenlandesi, Ericsson era partito per cercare la regione di cui gli aveva narrato Bjarni Herjólfsson, trovando poi una terra ricca di uva e salmoni. Gli archeologi ipotizzano che ad Anse aux Meadows ci fossero almeno otto edifici, tra cui una fucina e una segheria, che doveva rifornire un cantiere navale.

Ma non solo, la saga parla anche di un tentativo di colonizzazione guidato da Thorfinn Karlsefni, tutte supposizioni che non hanno trovato certezze, se non quella che certamente tra la fine del X e dell’XI secolo, i norvegesi lasciarono le loro tracce.

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Il villaggio fu abitato solo per tre anni e l’abbandono fu dovuto al cattivo rapporto con i nativi americani e gli inverni troppo rigidi. Oggi rimane il fascino dell’atmosfera vichinga perché tra i reperti ci sono delle simulazioni della tipica abitazione e del clima domestico che si respirava all’epoca.

Altre tradizioni vichinghe:

Non solo, grazie alle leggende raccontate dal ‘godi’, il sacerdote poeta, ci si può tuffare nella storia, non da spettatore: da protagonista.

Dominella Trunfio

Foto

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