Biglietto per visitare Santa Sofia, il luogo di culto tra i simboli di Istanbul diviene a pagamento

La moschea di Santa Sofia, a Istanbul, diviene a pagamento per tutti coloro che la visiteranno non a scopi religiosi. Lo ha comunicato il ministro del turismo della Turchia, specificando che la misura non riguarda i fedeli, ma solo i turisti

Novità in arrivo da Istanbul per Santa Sofia. La cattedrale bizantina, ora ufficialmente Grande moschea benedetta dalla Santa Sofia, diventerà a pagamento per i turisti.

Ad annunciarlo è il il ministro del Turismo Mehmet Ersoy nell’ambito dei programmi di sviluppo per il settore in Turchia. Tramite i suoi canali social Ersoy ha fatto sapere che la moschea di Santa Sofia sarà interessata da un piano di gestione dei visitatori realizzato con la consulenza UNESCO.

Oltre a essere uno dei principali luoghi di culto della città, Santa Sofia è una tappa di quasi ogni itinerario turistico nella vecchia Costantinopoli. Per promuovere la moschea e gestire efficacemente il flusso turistico si è deciso che vi saranno due ingressi distinti.

Chi desidera visitare la moschea dovrà entrare attraverso un percorso diverso e pagare un biglietto a partire dal prossimo 15 gennaio. Chi si reca a Santa Sofia per pregare potrà invece continuare ad accedervi gratuitamente.

Il piano prevede anche di migliorare il sistema di comunicazione turistica con i viaggiatori, introducendo codici QR. Questi permetteranno a tutti i visitatori di scoprire la storia di Santa Sofia utilizzando le cuffie del proprio cellulare o quelle in dotazione senza disturbare i fedeli in preghiera.

Sono migliaia i turisti che ogni anno visitano la moschea così come altri luoghi d’interesse in Turchia. Solamente nei primi 9 mesi del 2023 il Paese ha ospitato oltre 45 milioni di visitatori, molti di più rispetto allo scorso anno.

Santa Sofia è un esempio di arte bizantina dal valore inestimabile con meravigliosi mosaici dorati che adornano le pareti dell’antica basilica. Dal 1935 divenne un museo, poi nel 2020 la trasformazione a moschea. Da allora molti dei mosaici vengono coperti durante il culto islamico.

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Fonte: Mehmet Ersoy/Facebook

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