Apertura del giardino giapponese di Roma: come prenotare una visita nel meraviglioso angolo d’Oriente

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Per chi nei mesi scorsi si fosse perso la magia dell’Oriente arriva una buona notizia, il prossimo 30 ottobre riaprirà al pubblico il giardino giapponese di via Palma Bucarelli a Roma. Per tutto l’anno, escluso il periodo natalizio e i mesi di luglio e agosto, l’Istituto giapponese di cultura, il martedì, giovedì e venerdì dalle ore 14:30 fino alle ore 17:00 e il sabato dalle ore 10:00 alle ore 12:30 accoglierà tutti coloro che riusciranno a prenotare una visita. Possibilità ovviamente estesa anche alle scuole e alle associazioni.

Per chi nei mesi scorsi si fosse perso la magia dell’Oriente arriva una buona notizia, il prossimo 30 ottobre riaprirà al pubblico il giardino giapponese di via Palma Bucarelli a Roma.

Per tutto l’anno, escluso il periodo natalizio e i mesi di luglio e agosto, l’Istituto giapponese di cultura, il martedì, giovedì e venerdì dalle ore 14:30 fino alle ore 17:00 e il sabato dalle ore 10:00 alle ore 12:30 accoglierà tutti coloro che riusciranno a prenotare una visita. Possibilità ovviamente estesa anche alle scuole e alle associazioni.

La scorsa primavera in pochi giorni era stato raggiunto il limite massimo di accessi, un grande successo che ha spinto l’Istituto a riproporre turni di visita della durata di 30 minuti. Sarà possibile prenotare da venerdì 23 ottobre telefonando al numero 06.9484.4655 (maggiori info a questo link)

Grande quasi 1500 metri quadrati, il giardino che è un tripudio di ciliegi, iris, pini e fiori di glicine è stato realizzato da un architetto giapponese Ken Nakajima e riproduce alla perfezione l’atmosfera del Sol Levante.

giardino giapponese 3

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giardino giapponese 2

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Il laghetto con ninfee e fatto con pietre provenienti dalla Toscana, la cascate, le rocce e ancora le isole, lo tsuridono cioè la veranda, il ponticello e il tôrô, ovvero la lampada di pietra, proiettano il visitatore nel mondo nipponico, in perfetto stile sen’en (giardino con laghetto).

Profumi, colori, il paesaggio naturale, tutto ricorda il Giappone. Non manca però, anche un tocco tutto italiano testimoniato dalla presenza degli ulivi. Oltre al giardino da non perdere anche l’edificio dell’Istituto giapponese progettato da Yoshida Isoya che, dal 1962 rappresenta il tempio della cultura nipponica, promuovendo gratuitamente corsi di lingua, mostre, conferenze, concerti, proiezioni cinematografiche e spettacoli teatrali.

Ma se la maggior parte dei visitatori ne ha apprezzato già in passato la bellezza, non mancano anche i commenti negativi lasciati sui vari siti, tra le lamentele c’è sicuramente quella della difficoltà di riuscire a prenotare una visita e le dimensioni del giardino, molto piccolo a detta di alcuni.

Dominella Trunfio

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Giornalista professionista, laureata in Scienze Politiche con master in Comunicazione politica, per Greenme si occupa principalmente di tematiche sociali e diritti degli animali.

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