Questo paesino in provincia di Sondrio è diventato il primo metaborgo italiano: ma cosa significa?

È in Valtellina il primo metaborgo d’Italia, una nuova frontiera per il turismo per attirare i turisti verso zone meno conosciute rendendole più attrattive

Albaredo per San Marco, in Valtellina, in provincia di Sondrio, è diventato di recente il primo metaborgo d’Italia. Una nuova frontiera della promozione turistica e culturale che punta ad offrire nuove esperienze in aree spesso poco conosciute aiutandole a diventare attrattive.

Tutto ciò attraverso un sapiente uso del Metaverso. Nato in Lombardia, il progetto innovativo ha già conquistato Bruxelles e ora sta facendo un gran parlare di sé. Ma di cosa si tratta? I turisti si ritroveranno in una sorta di “macchina del tempo” partendo da questo borgo montano.

Saranno proiettati nel passato, dall’Era Glaciale a secoli più recenti, e incontreranno le popolazioni locali di un tempo, alla scoperta di usi e tradizioni che risalgono ad epoche lontane e che ormai si sono perse. Il tutto grazie ai classici visori che abbiamo imparato a conoscere.

Una sorta di gioco di intrattenimento culturale, dunque, in cui il turista si “immerge” in scene di vita quotidiana che raccontano momenti storici. Attraverso 12 tappe attivabili tramite QR Code, i visitatori potranno scoprire i segreti del borgo antico con quiz ed enigmi.

Promuovere luoghi poco conosciuti dai turisti

Ma dove è nata questa idea? Lo ha spiegato l’assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda della Regione Lombardia Barbara Mazzali che ha illustrato come il metaborgo sia un’idea frutto dell’ingegno lombardo e, come detto, può rappresentare una nuova frontiera del turismo:

Attraverso il metaverso abbiamo l’occasione di promuovere luoghi di grande bellezza, impregnati di tradizioni secolari ma sconosciuti ai più. Questi luoghi straordinari di territorio lombardo sono in cima alla mia agenda, la loro ricchezza e la loro capacità di conservare le nostre tradizioni, la nostra identità le nostre radici li rende unici ed è grazie a loro che possiamo vantare ricchezza di storia di tradizioni e di eccellenza enogastronomiche.

Posti che però pagano un prezzo alto rispetto all’interesse dei flussi turistici che preferiscono percorsi “classici per non dire iconici”. Ed è proprio questo l’obiettivo che ci si vuole porre con il primo metaborgo italiano:

Con questa nuova tecnologia riusciamo a coinvolgere emozionalmente i visitatori e a creare quell’attrattiva che ci consentirà di direzionare flussi turistici verso queste meravigliose mete sconosciute della nostra regione offrendogli viaggi sensoriali coinvolgenti.

Il metaborgo di Albaredo per San Marco case history di “meta tourism”

Una proposta che potrà tornare utile in particolare per il futuro, con le Olimpiadi per “accontentare ma anche ‘governare’, l’enorme massa di visitatori che arriverà nel nostro territorio per le Olimpiadi Milano Cortina 2026”.

Prima però abbiamo parlato di Bruxelles e a ragione perché il progetto di metaborgo di Albaredo per San Marco è stato presentato lo scorso 5 maggio, in occasione della Giornata europea del Turismo, al commissario europeo Thierry Breton come case history emblematica di “meta tourism”.

Un riconoscimento internazionale di cui il sindaco Patrizio Del Nero va fiero:

Usare le nuove tecnologie per trasmettere l’emozionalità di realtà alpine lombarde può essere la chiave giusta per l’attrattività turistica di piccoli borghi di montagna.

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