Da oggi niente trolley in aereo: scatta il divieto ENAC per i bagagli a mano nelle cappelliere

No ai bagali nelle cappelliere. Chi viaggerà in aereo non potrà portare un bagaglio a mano da riporre nelle cappelliere ma solo sotto al sedile

No ai bagagli nelle cappelliere. Chi viaggerà nel corso dei prossimi mesi non potrà portare un bagaglio a mano destinato a essere conservato nelle cappelliere ma dovrà essere piccolo abbastanza da essere riposto sotto al sedile. L’Enac detta nuove regole per i viaggi in aereo.

L’Ente nazionale aviazione civile aveva richiesto delucidazioni al Ministero della salute sulle prescrizioni contenute all’all. 15 del DPCM 11 giugno 202o. In risposta, le autorità ministeriali hanno inviato una nota ieri, da cui emergono anche alcune novità riguardo al bagaglio a mano da portare a bordo.

In particolare, la nota riporta:

“Per quanto concerne il bagaglio a mano, ai passeggeri è consentito di portare a bordo solo bagagli di dimensioni tali da essere essere posizionati sotto il sedile di fronte al posto assegnato. Per ragioni sanitarie non è consentito a nessun titolo l’utilizzo delle cappelliere”.

Questo significa che i passeggeri, anche sui collegamenti internazionali e intercontinentali, dovranno mandare i trolley in stiva. Già il Dpcm pubblicato l’11 giugno in Gazzetta Ufficiale aveva introdotto il divieto di imbarco in cabina delle valigie di grandi dimensioni, senza però specificare se i più piccoli potessero essere riposti nelle cappelliere.

Così non sarà. Per limitare il rischio di contagi, infatti, su indicazione del Ministero l’Enac ha fatto sapere ai vettori che non saranno ammesse le valigie nelle cappelliere.

Rimangono valide le altre regole ossia la misurazione della temperatura prima dell’accesso all’aeromobile. Nel caso in cui essa superaii 37,5° deve essere vietato l’accesso a bordo:

“Non è, pertanto, necessario un ulteriore controllo come prima indicato se il passeggero è stato sottoposto alla misurazione all’ingresso dell’aerostazione e comunque prima dell’imbarco” prosegue l’Enac.

Infine, per quanto riguarda l’autocertificazione il passeggero deve attestare di non aver avuto contatti stretti con persone affette da coronavirus negli ultimi due giorni, prima dell’insorgenza dei sintomi e fino a 14 giorni dopo l’insorgenza dei sintomi e deve comunicare

“al fine della tracciabilità dei contatti, al vettore e alla Autorità sanitaria territoriale competente, l’insorgenza di sintomatologia COVID 19 comparsa entro 8 giorni dallo sbarco dall’aeromobile”.

Qui il modello dell’autocertificazione fornito dal Ministero della salute da consegnarae prima della partenza.

Fonti di riferimento: Enac, DPCM 11 giugno 2020

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