Attenzione alla truffa: la Polizia Postale avvisa di false email di phishing con “convocazione giudiziaria”

Una nuova campagna di phishing preoccupa l'Italia: avvisi giudiziari fasulli firmati dal Capo della Polizia inducono al panico e al pagamento di somme ingiustificate: come riconoscere e difendersi da questi tentativi di truffa

Recentemente, una pericolosa campagna di phishing sta causando allarme tra i cittadini italiani. Questa operazione fraudolenta utilizza falsi avvisi di “convocazione giudiziaria” che sembrano essere emessi dalla figura del Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, attualmente a nome di Vittorio Pisani e, in un’altra versione del tentativo di truffa, di Lamberto Giannini.

Questi documenti sono falsamente attribuiti alla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione – Brigata dei Giovani della Repubblica Italiana e includono il logo dell’Agenzia Nazionale per la Cybersicurezza (ACN), rendendo l’inganno ancora più credibile. I contenuti di questi avvisi sono molto allarmanti: notificano al destinatario che è sotto indagine per reati molto gravi, dettaglio che amplifica l’effetto intimidatorio del messaggio, come riportato dalla Polizia sui social media.

Metodi e obiettivi delle truffe phishing

Il principale obiettivo di questi messaggi è instillare panico nei destinatari, spingendoli a contattare gli autori della truffa entro 72 ore per fornire spiegazioni o dati personali. Successivamente, viene richiesto il pagamento di una somma di denaro come condizione per evitare false accuse o conseguenze giudiziarie.

La Polizia Postale ha lanciato un avviso di prudenza, sottolineando che nessuna forza dell’ordine contatterebbe individui tramite email o messaggi per richiedere dati personali o pagamenti, e mai minacciando procedimenti penali. L’avvertimento è chiaro: ignorare messaggi sospetti e non cedere a tattiche che utilizzano la paura e l’urgenza come strumenti di pressione.

Per contrastare questi attacchi, è essenziale l’informazione e la consapevolezza. Di fronte a comunicazioni dubbiose, è vitale verificare le informazioni presso le autorità e, in caso di incertezze, contattare direttamente le istituzioni competenti per ottenere conferme. Educare se stessi e gli altri rimane la difesa più efficace contro le insidie del phishing che continuano a evolversi con il passare del tempo.

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Fonte: Commissariatodips.it

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