I matematici hanno appena scoperto la “geometria segreta della vita”

È stata scoperta una nuova classe di forme naturali, detta “cellule morbide”, che ridefinisce la geometria della vita e che si trova in abbondanza in natura

La scoperta di una nuova classe di forme naturali, chiamate “cellule morbide” o “cellule z”, rappresenta un’importante svolta nel campo della geometria e della comprensione della natura. Queste forme, identificate da un team di ricercatori dell’Università di Tecnologia di Budapest, sono caratterizzate da bordi curvi e si adattano sia in due che in tre dimensioni, sfidando le soluzioni classiche della geometria caratterizzate da spigoli vivi e facce piatte.

Il problema centrale affrontato dalla geometria riguarda la piastrellatura dello spazio con strutture semplici. Le soluzioni tradizionali, come triangoli, quadrati ed esagoni nel piano, e cubi e altri poliedri nello spazio tridimensionale, presentano angoli acuti e facce piatte.

Tuttavia molte piastrellature presenti in natura si caratterizzano per forme con bordi curvi, facce non piatte e pochi o nessun angolo vivo. La scoperta di queste “cellule morbide” rappresenta quindi un importante passo avanti nel mettere in relazione le piastrellature taglienti tradizionali con le forme naturali più morbide.

Se ne trovano in abbondanza in natura

Le “cellule morbide” si trovano in abbondanza in natura, dalla struttura delle conchiglie alla disposizione delle cellule nei tessuti biologici. Ad esempio, osservando le sezioni del tessuto muscolare, si può notare che le cellule presentano solo due angoli acuti, caratteristica che le rende un tipo molto speciale di piastrellatura. La loro presenza in una varietà di contesti naturali suggerisce che queste forme morbide siano essenziali per molte strutture e processi biologici.

Questa nuova classe di forme ha importanti implicazioni non solo nel campo della matematica e della geometria, ma anche nella biologia e nella scienza dei materiali. Comprendere come queste forme si sviluppano e si adattano in natura potrebbe fornire preziose informazioni per la progettazione di nuovi materiali e strutture, nonché per la comprensione dei processi biologici fondamentali.

Inoltre la scoperta delle “cellule morbide” evidenzia quanto la natura sia ricca di forme e strutture complesse che vanno al di là della nostra attuale comprensione della geometria. Questo ci spinge a riconsiderare e approfondire il nostro approccio allo studio della natura e delle sue molteplici manifestazioni, aprendo nuove prospettive di ricerca e scoperta.

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Fonte: arXiv

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