Plantvoice, l’incredibile dispositivo che fa parlare con le piante

Plantvoice lancia un dispositivo rivoluzionario che consente alle piante di comunicare le loro esigenze, rivoluzionando l'agricoltura verso pratiche più sostenibili e intelligenti attraverso tecnologia all'avanguardia

Immaginate un futuro in cui le piante possano “parlare”, rivelando le loro necessità e segnalando tempestivamente eventuali problemi. Questa visione, una volta relegata al regno della fantasia, è ora realtà grazie a un dispositivo rivoluzionario, che sta ridefinendo il rapporto tra uomo e natura: un piccolo strumento che promette di trasformare radicalmente l’approccio all’agricoltura sostenibile.

L’idea nasce nel cuore dell’Alto Adige, presso il NOI Techpark Südtirol/Alto Adige, da Plantvoice, una startup fondata da Matteo Beccatelli, chimico di fama internazionale, e Tommaso Beccatelli, esperto in elettronica e imprenditore nel settore agricolo. L’azienda punta a rivoluzionare l’agricoltura con una tecnologia capace di prevenire disastri ambientali mediante la comunicazione con le piante.

Questo dispositivo, non più grande di un comune stuzzicadenti, si inserisce delicatamente nel tronco di una pianta, diventando una vera e propria sentinella della sua salute. Attraverso un avanzato sistema basato sull’intelligenza artificiale, è in grado di monitorare i parametri vitali delle piante, trasmettendo dati preziosi che permettono agli agricoltori di intervenire prontamente, ottimizzando irrigazione, nutrimento e difesa dalle malattie. La riduzione nell’uso di pesticidi e fertilizzanti, grazie a questo intervento mirato, rappresenta un passo significativo verso una produzione agricola più rispettosa dell’ambiente e sostenibile.

Oltre il monitoraggio

La vera novità sta nella capacità del dispositivo di andare oltre il semplice monitoraggio idrico, identificando in anticipo carenze di nutrienti o l’insorgenza di malattie potenzialmente devastanti come le aflatossine nel mais. Questa precoce capacità di rilevamento si traduce in una gestione agricola più efficiente e sostenibile, permettendo di agire tempestivamente per prevenire la diffusione di patologie e garantire la salute delle coltivazioni.

L’integrazione con la piattaforma EsgMax rappresenta un ulteriore passo avanti, fornendo agli agricoltori strumenti avanzati per una gestione sostenibile delle loro coltivazioni. Il dispositivo, il primo nel suo genere completamente integrato nella pianta, è capace di misurare l’elettrochimica della linfa e di determinare le variazioni di sali minerali, offrendo una panoramica dettagliata dello stato di salute delle piante in tempo reale.

Questa innovazione non solo segna un progresso verso un’agricoltura più intelligente e produttiva, ma rappresenta anche una soluzione concreta alle sfide poste dall’aumento della popolazione mondiale e dalla necessità di un approccio più sostenibile allo sfruttamento delle risorse naturali. Il dispositivo offre agli agricoltori la possibilità di accedere a un monitoraggio in tempo reale delle loro coltivazioni direttamente sullo smartphone, tramite un’app dedicata, aprendo le porte a un futuro in cui la tecnologia è al servizio della natura per un’agricoltura che rispetti l’ambiente e ottimizzi l’uso delle risorse naturali.

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Fonte: Plantvoice

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