Cosa sono i punti quantici scoperti dai vincitori del Premio Nobel per la Chimica 

Il Premio Nobel per la Chimica è stato conferito a tre scienziati, che hanno scoperto e sviluppato i rivoluzionari punti quantici, ma dove si trovano queste nanoparticelle e perché sono così imporanti?

Nelle scorse ore è stato assegnato il prestigioso Nobel per la Chimica agli scienziati Moungi Bawendi, Louis E Brus e Alexey Ekimov. Quest’anno l’Accademia reale svedese delle scienze ha voluto premiare la scoperta e lo sviluppo dei cosiddetti punti quantici (in inglese quantum dots), minuscole particelle dalle caratteristiche straordinarie che stanno rivoluzionando il mondo delle nanotecnologie.

“I punti quantici hanno molte proprietà affascinanti e insolite. È importante sottolineare che hanno colori diversi a seconda delle loro dimensioni” ha dichiarato Johan Åqvist, presidente del Comitato per il Nobel per la Chimica.

A primo impatto si potrebbe pensare che si tratta di elementi totalmente distanti dalla nostra quotidianità, eppure non è così, anzi si trovano praticamente ovunque. Infatti, queste nanoparticelle – che rappresentano le componenti più piccole delle nanotecnologie – illuminano i monitor dei computer, gli schermi televisivi basati sulla tecnologia QLED e aggiungono sfumature alla luce di alcune lampade a LED. Ma non solo.

Vengono adoperate in ambito medico, in particolare in quello ottico. Nel settore chirurgico i punti quantici – che hanno dimensioni comprese fra tra 2 e 10 nanometri. – si rivelano davvero preziosi per mappare organi e cellule.

I punti quantici stanno quindi apportando il massimo beneficio all’umanità. I ricercatori ritengono che in futuro potrebbero contribuire all’elettronica flessibile, ai minuscoli sensori, alle celle solari più sottili e alla comunicazione quantistica crittografata; quindi abbiamo appena iniziato a esplorare il potenziale di queste minuscole particelle” evidenziano gli organizzatori del Premio Nobel per la Chimica.

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Chi sono i chimici premiati

Moungi G. Bawendi è nato in Francia nel 1961 e ha studiato negli Stati Uniti, all’Università di Chicago. Attualmente insegna nel Massachusetts Institute of Technology.

Louis E. Brus, che ha 80 anni, è nato negli Stati Uniti. Ha studiato nella Columbia University, dove lavora ancora.

Alexei I. Ekimov, 78 anni, è originario dell’ex Unione Sovietica e ha completato gli studi di dottorato a San Pietroburgo nel 1969 per poi iniziare a lavorare per la società americana la Nanocrystals Technology Inc. di New York, dove ha ricoperto il ruolo di  responsabile scientifico.

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