La splendida cometa Nishimura sta per raggiungere il picco di luminosità: quando potremo ammirarla a occhio nudo

Nuovo show celeste in arrivo! Una cometa, scoperta di recente, sta per solcare i nostri cieli: ecco quando si avvicinerà al Sole e potremo provare a osservarla ad occhio nudo

Agli inizi del 2023 i più fortunati sono riusciti ad ammirare la splendida cometa verde di Neanderthal, ma a breve potremo assistere ad un altro emozionante spettacolo celeste. Risale allo scorso mese, esattamente al’11 agosto, la notizia relativa alla scoperta di una nuova cometa: la C/2023 P1.

A individuarla, molto vicina al Sole, l’astronomo amatoriale giapponese Hideo Nishimura, a cui è stato dedicato anche un asteroide. La conferma del passaggio del corpo celeste è arrivata qualche giorno dopo anche da parte del Minor Planet Center, organizzazione che sta monitorando la sua orbita.

Quando potrebbe essere visibile ad occhio nudo?

Attualmente la cometa – ribattezzata Nishimura in omaggio al suo scopritore – è nella costellazione dei Gemelli e può essere avvistata solo con un buon telescopio perché la sua magnitudine è intorno a 10. Il raggiungimento del massimo splendore è previsto intorno a metà settembre; il 17 settembre si troverà nel punto più vicino al Sole, chiamato perielio.

Secondo Star Walk, in quella giornata la sua magnitudine sarà pari a 2,9 magnitudine. Già tra l’8 e il 9 settembre, quando la magnitudine sarà di 4,9, la cometa potrebbe essere visibile a occhio nudo o con un binocolo poche ore prima dell’alba.

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Dal 5 settembre il corpo celeste luminoso entrerà nella costellazione del Leone, mentre il 16 settembre sarà in quella della Vergine. Difficile dire con certezza se riusciremo a scorgerla, dato che le comete rientrano tra gli oggetti più imprevedibili del cosmo. Nelle prossime settimane avremo sicuramente a disposizione informazioni più precise in merito. Per facilitare la ricerca vi consigliamo di usare delle app utili come Sky Tonight e Star Walk 2.

In ogni caso se non si ha a disposizione un telescopio, sarebbe meglio dotarsi almeno di un binocolo e provare a individuare la Nishimura da un punto senza inquinamento luminoso (o comunque ridotto al minimo) che potrebbe disturbare l’osservazione.

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Fonti: Minor Planet Center/Sky Walk

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