Asteroide grande quanto due Empire State Building ‘sfiorerà’ la Terra il prossimo 14 settembre

Un enorme asteroide, pari a due Empire State Building di New York, passa a salutarci il prossimo 14 settembre. Ad annunciarlo la Nasa, che esclude potenziali impatti con il nostro Pianeta, ma lo classifica comunque come ‘oggetto vicino alla Terra’ e ‘potenzialmente pericoloso’, questo a causa delle sue dimensioni

Un enorme asteroide, pari a due Empire State Building di New York, passa a salutarci il prossimo 14 settembre. Ad annunciarlo la Nasa, che esclude potenziali impatti con il nostro Pianeta, ma che lo classifica comunque come ‘oggetto vicino alla Terra’ e ‘potenzialmente pericoloso’, questo a causa delle sue dimensioni.

Il corpo celeste, chiamato 2000 QW7, è stato scoperto il 26 agosto 2000 e si era avvicinato a noi già altre volte, e ancora lo farà in futuro. Il prossimo 14 settembre arriverà ad una minima distanza di circa 5,3 milioni di chilometri, viaggiando a circa 23.000 km/h.

Come riportato sul sito della Nasa, infatti, saranno circa 0,035 le unità astronomiche (UA) che ci separeranno, dove 1 UA è pari alla distanza media Terra-Sole, pari a circa 150 milioni di chilometri, e sono circa 6,41 i chilometri al secondo compiuti in media dall’asteroide, ovvero 23.000 quelli compiuti in media ogni ora.

Raggiungendo una distanza minima inferiore alle 0.05 UA, l’asteroide è stato inserito nella lista dei Near Earth Object (oggetti vicini alla Terra). Ma sono le due dimensioni a “spaventare”: 2000 QW7 ha infatti una larghezza stimata di 290 metri (quanto la Tour Eiffel) e una lunghezza di 650 metri, circa cinque volte il grattacielo Pirelli di Milano (il Pirellone), e due volte l’immenso Empire State Building di New York.

asteroide 14 settembre 2019

Foto: Nasa

Per questo, pur ribadendo l’assenza di reali rischi di impatto con noi, la Nasa lo ritiene “potenzialmente pericoloso”. Se infatti ci fosse veramente uno scontro, i danni potenziali sarebbero enormi, anche se non paragonabili a quelli provocati dagli oggetti celesti che si ipotizza abbiano fatto estinguere alcune specie preistoriche.

Nessun pericolo, dunque, ma comunque un evento da monitorare, nell’attesa del prossimo passaggio, previsto il 19 ottobre 2038.

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Roberta De Carolis

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