Un tesoro di 3.500 anni contiene gioielli realizzati con metalli extraterrestri!

La recente scoperta legata al Tesoro di Villena svela l'origine extraterrestre di alcuni dei suoi gioielli, dimostrando l'eccezionale abilità degli artigiani dell'età del bronzo nell'utilizzare materiali meteoritici

Nel 1963, vicino alla città di Villena, nell’oriente spagnolo, fu portato alla luce un eccezionale ritrovamento di gioielleria datato alla tarda età del bronzo. Denominato “Il Tesoro di Villena“, questo insieme di reperti, di circa 3.500 anni fa, comprendeva corone, statuette e gioielli di raffinata lavorazione, paragonabili a quelli trovati nelle tombe di celebri faraoni come Tutankhamon. Recentemente, gli scienziati hanno fatto luce su una scoperta ancor più straordinaria: alcuni di questi tesori provengono direttamente dallo Spazio!

In particolare, due pezzi hanno suscitato grande interesse: una semisfera di ferro cava e un bracciale di ferro, elementi anomali in mezzo a una collezione evidentemente elitaria e cerimoniale. Il mistero si è approfondito quando analisi specifiche hanno mostrato una concentrazione di nichel superiore al 5% nel ferro, un valore notevolmente alto rispetto ai minerali ferrosi terrestri.

Una ricerca condotta dal Museo Archeologico Nazionale in Spagna ha svelato l’origine extraterrestre di questi manufatti. Mediante l’uso di strumenti avanzati, gli studiosi hanno analizzato nichel, cobalto, gallio, germanio e altri elementi in tracce presenti in campioni di ruggine, trovando una corrispondenza significativa con la composizione chimica dei materiali meteoritici. Questo indica che i metalli provengono dallo Spazio, dimostrando l’incredibile abilità dei fabbri di Villena nell’utilizzare questi rari materiali caduti dal cielo per creare oggetti di valore.

Tesoro Villena

©Museo Villena

Tesori dal cielo

La terraferma, di norma, offre minerali di ferro con una bassa percentuale di nichel, al di sotto dell’1%. Al contrario, le meteoriti di ferro-nichel sono caratterizzate da una percentuale di nichel superiore al 5%, oltre a specifiche proporzioni di cobalto e altri metalli. Attraverso l’analisi di queste impronte chimiche, è possibile determinare con certezza l’uso di ferro di origine meteoritica nelle civiltà antiche. Analogamente al pugnale di Tutankhamon, recentemente identificato come di origine meteoritica grazie alla sua unica struttura cristallina e alti livelli di nichel, i manufatti di Villena hanno mostrato proporzioni di nichel e altri elementi compatibili con le meteoriti ferrose, suggerendo fortemente un’origine extraterrestre.

Prima della diffusione della tecnologia di fusione del ferro, intorno al 1200 a.C., i metallurgici sfruttavano i meteoriti come una preziosa risorsa. La caduta casuale di queste rocce spaziali offriva materiali altamente valutati, che venivano trasformati in oggetti simbolo di potere e status. Questa pratica, attestata già nell’antico Egitto più di 2.000 anni prima dell’avvento della fusione del ferro, pone il Tesoro di Villena in una prestigiosa serie di ritrovamenti di origine celeste.

La scoperta che alcuni gioielli del Tesoro di Villena sono di origine extraterrestre non solo accresce il loro splendore, ma attesta anche l’eccezionale maestria degli artigiani dell’età del bronzo, capaci di lavorare con destrezza materiali così insoliti e preziosi. Gli autori dello studio hanno evidenziato che i meteoriti che hanno fornito il ferro potrebbero essere cadute sulla Terra molto tempo prima della loro scoperta, offrendo ora una nuova prospettiva sull’avanzata tecnologia metallurgica dell’antica Spagna.

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Fonte: Trabajos de PrehistoriaMuseo Villena

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