Scoperte figure di arte rupestre e incisioni di 24.000 anni fa in una grotta della Spagna

Eccezionale scoperta in una grotta del territorio della comunità Valenciana dove alcuni ricercatori hanno osservato una ricca testimonianza di arte rupestre con disegni e incisioni che risalirebbero a 24.000 anni fa. Alcune aree sono ancora da esplorare e i suoi tesori ancora nascosti

È a dir poco eccezionale quanto un team di archeologi ha rinvenuto in un sito della Spagna orientale. Nei pressi di Millares, nella comunità autonoma Valenciana, è stata scoperta una grotta a galleria unica profonda 500 metri con raffigurazioni di arte rupestre paleolitica. A svelarlo un nuovo studio scientifico apparso recentemente sulla rivista Antiquity.

Le indagini sono iniziate nell’estate 2021 nella cosiddetta Cova Dones per poi proseguire quest’anno. Grazie anche agli ultimi lavori è stato possibile identificare oltre 110 unità grafiche in 3 aree della cavità. Queste riproducono linee e tratti difficili da comprendere poiché mal conservati, ma anche animali che gli esperti sono riusciti a distinguere quasi del tutto. In totale sono stati ritratti 7 cavalli, 7 femmine di cervo, due uri, un cervo e altri animali su cui gli archeologi sono ancora incerti.

studio arte rupestre

@Antiquity

Le caratteristiche delle incisioni sono sorprendenti e anche piuttosto rare per l’arte rupestre del Paleolitico. È il caso di alcune figure sfumate raschiando il mondmilch. Anche le tecniche pittoriche non sono da meno con la maggior parte dei ritrovamenti realizzati con l’argilla rossa e non la polvere di orca come di consueto.

Datare le opere osservate è complesso, ma poiché nella grotta sono stati trovati anche segni di artigli di orsi delle caverne e questi animali preistorici si estinsero intorno ai 24.000 anni fa, i dipinti e le incisioni potrebbero risalire a questo periodo o essere ancora più antichi.

orsi segni

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L’antichità dei dipinti è supportata dal fatto che l’argilla applicata ha avuto il tempo di asciugarsi in un ambiente umido e, soprattutto, dalla presenza di spessi strati di calcite che ricoprono diverse aree di diverse figure” si legge nello studio.

La scoperta è di grande importanza poiché consente di approfondire le conoscenze sull’arte rupestre in zona mediterranea. L’indagine archeologica non è però conclusa. Vi sono altre aree ancora da esplorare. I ricercatori annunciano che seguiranno ulteriori ricerche in futuro.

Il lavoro futuro continuerà con l’indagine delle pareti delle caverne e si concentrerà sugli aspetti tecnici apparentemente unici dell’arte rupestre, nonché sulla sua cronologia e sul contesto archeologico” osservano gli archeologi nello studio.

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Fonte: Antiquity

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